Disastro Milan: la colpa è di tutti, adesso un svolta concreta

Se l’icona del Milan è quella di un diavolo, oggi all’interno delle mura di quel diavolo c’è esattamente l’inferno. Una squadra in frantumi, una società divisa. Una proprietà che praticamente sta a un oceano di distanza, quasi come fosse qualcosa di metafisico ed invisibile. Un inferno nel quale il Diavolo non può sentirsi a casa: un controsenso testimoniato dalle lacrime di Donnarumma. Gigio piange mentre esce dal campo, travolto dall’umiliazione dei cinque gol subiti dall’Atalanta. Fuori non funziona affatto, ed ogni reparto va nella propria direzione. Tutti infatti, sono responsabili di questo sprofondo rossonero: proprietà, dirigenza, allenatore e giocatori, nessuno si salva. 

ACQUISTI NECESSARI – A questo Milan serve necessariamente una forte scossa, che deve arrivare da parte di tutti. Principalmente dalle parti alte, perchè i rossoneri hanno bisogno di acquisti d’esperienza, giocatori già più o meno “pronti”. Boban a fine partita ha detto che qualche acquisto ci sarà, consapevole del fatto che il Milan deve rispettare i limiti del FPF, ma allo stesso tempo, sapendo che serviranno ulteriori spese consistenti per rilanciare concretamente la squadra.

LA COLPA DI TUTTI – Il tentativo di assumersi le colpe e distribuirle equamente, in qualche modo c’è stato ma ovviamente non può risolvere alcun tipo di problema. Lo sanno i dirigenti, lo sanno i calciatori, lo sa anche Pioli che è l’ultimo tra gli arrivati ed esprime il suo disappunto dicendo “la colpa prima di tutto è mia”. Non è sicuramente una frase dettata dal “ruolo”, perchè aldilà della sconfitta di ieri, il Milan ha quasi più partite giocate che punti portati a casa sotto la sua gestione.

In tema calciomercato, dunque, il nome di Ibra è quello che metterebbe d’accordo un pò tutti, porterebbe grinta, voglia, esperienza, quell’energia giusta che potrebbe scuotere l’ambiente. Ma lo svedese non può e non deve bastare, al Milan serve qualche marcia in più.

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