Leao, avevi iniziato tanto bene…

Rafael Leao è uno dei casi più curiosi di questo turbolento inizio di stagione rossonero. Le prime partite – sotto la guida di Giampaolo – avevano visto il portoghese praticamente sempre relegato in panchina (come tutte le new entry, d’altronde). Poi, l’esplosione. Da grande incognita, giocatore ‘alla Niang’ pagato fin troppo, l’ex Lille era passato ad essere l’unica speranza. Quel giocatore da cui ripartire per tornare nelle posizioni nobili. Così, però, non è stato. E infatti l’ultima partita in cui il portoghese ha inciso – la vittoria a Genova – è coincisa con l’esonero di Marco Giampaolo. Da quel 5 ottobre in poi, la parabola discendente del portoghese non si è più arrestata. L’arrivo di Pioli ha confermato la sua brutta involuzione. In questo momento, Leao è secondo nelle gerarchie del mister (dietro a Piatek), e il mercato è alle porte. Il possibile acquisto di Ibrahimovic, paradossalmente, potrebbe avere una duplice valenza: ancor meno spazio davanti, o la rinascita. Come si evolverà la sua avventura a Milano?

MENO SPAZIO – Se un attaccante sta già faticando a trovare spazio in campo, solo una cosa potrebbe peggiorare la situazione: l’arrivo di un altra punta. E ci sono buone possibilità che questo accada proprio a Leao. Ibrahimovic è sempre più vicino a tornare al Milan, e non c’è dubbio sul fatto che la maglia da titolare spetterà a lui. O, in ogni caso, il mercato di gennaio regalerà comunque a Pioli un’altra punta. Cosa succederà quindi agli attaccanti già presenti in rosa? Con Piatek che è chiamato alla prova del 9, e ha ancora 3 partite per convincere l’ambiente ad essere confermato (quantomeno fino a giugno), Leao si trova con le spalle al muro. Da un lato c’è la voglia di dimostrare che quello che ha fatto (a sprazzi) vedere non è stato un caso, dall’altro c’è la poca considerazione che il mister sembra avere di lui. I minuti a sua disposizione sono sempre meno, e l’ombra di Ibrahimovic si fa sempre più viva a Milanello.

LA RINASCITA – Sembra assurdo, ma l’arrivo del fuoriclasse svedese potrebbe rappresentare una svolta in positivo nella stagione di Leao. Per diversi motivi. Ibrahimovic – come ha dimostrato nel corso della sua carriera – è un attaccante atipico, capace di segnare gol ma anche di far segnare i compagni. Ricordate i 10 gol in 35 partite nella stagione 2011/12 di Nocerino? Inutile dire che il merito è stato anche dell’ex L.A. Galaxy. In questo senso, lo svedese potrebbe aiutare anche Leao. Soprattutto se venisse preso in considerazione un modulo a 2 punte. Provate a immaginare una coppia formata dai due. Ibra che tiene palla, Leao che si inserisce negli spazi e finalizza. Che, tra l’altro, è quello che faceva lo scorso anno a Lilla. Una cosa è certa: con o senza l’arrivo dello svedese, Leao deve ritrovare continuità. Bruciare un talento così presto potrebbe essere controproducente tanto per lui quanto per la squadra.

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