L’edizione odierna di Tuttosport ha riportato le parole di Giovanni Lodetti, ieri ospite a Telelombardia, sulla finale di ritorno della Coppa Intercontinentale del 1969: “Eravamo preparati a quello che sarebbe potuto accadere, ma non credevamo si verificasse una situazione del genere. Successe di tutto. Già all’andata avevano minacciato Combin perché non aveva fatto il militare in Argentina. Siamo stati un po’ deboli a portarlo là, nonostante il 3-0 di San Siro, non doveva venire con noi. All’andata era stato tutto facile, non ci prendevano mai. Al ritorno la fecero pagare a Combin, ma anche a noi. Per entrare alla Bombonera c’era gente con i sassi ad aspettarci. Ci schierammo a metà campo per fare la foto e, dopo 10 secondi, arrivò l’Estudiantes, iniziarono a tirarci le pallonate. Dopo la ginocchiata che gli aveva spaccato la faccia dicevo a Nestor di non venire in area. Anche l’arbitro fu condizionato, avrebbe dovuto espellere diversi loro giocatori. Il portiere dell’Estudiantes tirò un calcio sulla schiena a Prati, che fu costretto a uscire”.
E ancora: “I nostri avversari erano prevenuti, volevano farci male, volevano farci pagare il 3-0 dell’andata. All’intervallo Rocco ci disse che non volevano giocare a calcio, ma farci fuori. Ci disse di non perdere la calma e non reagire. La gente era tutta a due metri dal campo, a fine partita due poliziotti presero Combin entrando negli spogliatoi e lo portarono via. A quel punto ci radunammo tutti, Rocco compreso. Ci portarono in aeroporto, ma non volevamo partire fino a quando non fosse arrivato Combin. Non arrivava più, poi, a un certo punto, arrivò e ripartimmo per Milano”.