In qualsiasi ambito, in qualsiasi realtà ogni essere umano deve cercare di cogliere tutte le opportunità che gli si presentano davanti. La frase “certi treni passano una volta sola” non è qualche sentenza moralista detta così tanto per dire ma una cruda realtà. Alle volte, infatti, se non si riesce a sfruttare una determinata occasione, il credito verso altre possibilità termina ancor prima di iniziare costringendo ad un ruolo da infelice gregario. Il calcio, in questo senso, non fa sconti. La lotta alla titolarità è vista quasi come una sorta di guerra in cui i giocatori lottano per conquistare la fiducia dell’allenatore e dei tifosi. Come in una sorta di battaglia, ogni professionista deve sfruttare le situazioni a suo favore come la squalifica o l’infortunio del pari-ruolo. Pietà e compassione si possono provare ma dopo essersi presi il posto da titolare.
A questa cruda e dura realtà è certamente sottoposto anche Leo Duarte, difensore brasiliano arrivato dal Flamengo. Il centrale carioca, per ragioni di adattamento al calcio europeo e alla squadra, è chiaramente partito dietro nelle gerarchie della retroguardia rossonera: la coppia Romagnoli-Musacchio infatti, titolare la scorsa stagione, era un duo ben assortito, difficile da sostituire. Sino alla scorsa giornata. Il centrale argentino con il numero 22, infatti, nel secondo tempo della sfida contro la Fiorentina è stato espulso per un bruttissimo fallo su Ribery. Un cartellino rosso ingenuo e superficiale che ha costretto Giampaolo a lanciare nella mischia proprio Duarte. Nell’ultima mezz’ora di gioco il centrale brasiliano ha cercato, come poteva, di contenere i danni incassando, tuttavia, un gol dallo stesso francese.
L’espulsione di Musacchio, quindi, si è rivelata e si rivelerà la grande occasione per Duarte. Escluso dalla trasferta di Genova, il centrale argentino lascerà spazio al centrale brasiliano che dovrà sfruttare la grande opportunità. La possibilità per Duarte, infatti, si fa ghiotta in quanto nelle prime uscite di questo campionato, Musacchio ha mostrato grandi lacune tecnico-tattiche. I pessimi errori contro il Torino e la Fiorentina oltre ad altre sviste della scorsa stagione, infatti, non hanno reso Musacchio una garanzia ed in questo senso è ovviamente sostituibile. Nell’attesa del rientro di Caldara, quindi, se Duarte si mostrerà concentrato e attento potrebbe scalzare il non perfetto Musacchio.
Le grandi occasioni vanno sfruttate, senza se e senza ma: Duarte lo sa e a Genova dovrà mostrarlo e dimostrare, a tutti i tifosi rossoneri, perché è arrivato a Milano.