Antonini: “Qui a vita”, Ambro: “Vinciamo!”

Nato a Milano e cresciuto nel settore giovanile del club più titolato al mondo, nelle vene di Luca Antonini si potrebbe davvero dire che scorre sangue rossonero. San Siro è casa sua, allo stadio a sostenere quei colori c’è andato fin da piccolo, e ora che lui stesso è uno dei protagonisti quella maglia non vorrebbe davvero più togliersela: “Non solo vorrei rimanere fino alla conquista della seconda stella – rivela a Studio Sportma mi piacerebbe rimanere fino alla fine della mia carriera”. 

Un altro che al Milan ha trovato una seconda casa è Massimo Ambrosini, capitano e gladiatore sia sul campo che a parole quando c’è da difendere una stagione che troppi considerano già chiusa a favore dei bianconeri: “Si è creato un po’ un clima di sfiducia ingiustificato, alla fine siamo indietro di un punto e mancano sei partite – spiega ai microfoni di Sky Sport -. Comunque ci sono pochi ragionamenti da fare, dobbiamo vincere e basta“. Dello stesso pensiero anche il terzino: “Vero, avevamo una buona distanza dalla Juve, poi siamo incappati in una giornata storta. Ora come ora anche il gol di Muntari pesa ma la Juve non ha più fame di noi“. Insomma, nessuno vuole mollare il sogno scudetto.

Colui che più di tutti può tenere vive le speranze è, senza ombra di dubbio, Zlatan Ibrahimovic: “Lui è il leader di questa squadra, tutto quello che dice ha un peso importante e lui lo sa – racconta Ambrosini -. Non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità, è stato uno di quelli che ci ha fatto vincere il campionato l’anno scorso e che ci sta portando, speriamo, a vincere anche questo“. Chiusura sul rapporto, più volte messo in discussione, Allegri-Berlusconi: “La fiducia del presidente Berlusconi nei confronti del Mister non credo sia mai mancata. Poi sappiamo tutti che, nel calcio, i risultati sono quelli che fanno la differenza, ma quello che deve far la squadra è rimanere concentrata sul campo e basta”.

 

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