Il Milan ha disputato quest’oggi la prima gara a San Siro del campionato di Serie A. Milan-Brescia è terminata con il risultato di 1-0, rete di Hakan Calhanoglu.
DONNARUMMA 6.5 – Salva i suoi nel primo tempo su un tiro deviato da Rodriguez. Imposta con i piedi, si fa trovare pronto quando chiamato in causa.
CALABRIA 6.5 – Propositivo, porta a casa una prova di cuore e di cervello.
ROMAGNOLI 6 – Ordinaria amministrazione, spinge l’acceleratore quanto basta. In una gara in cui ti augureresti di subire poco, cerca di tenere dritta la barra limitando i rischi.
MUSACCHIO 6 – Stessa storia del collega di reparto, asse che funziona. A tratti tiene la posizione anche meglio di Romagnoli.
RODRIGUEZ 6 – Spinge quanto basta e ci mette personalità in fase di ripiego difensivo. Attento, più del solito.
KESSIE 6.5 – Ci mette il fisico a centrocampo, si propone e gira con i movimenti della squadra e dei compagni. Gli mancano i piedi, ma in quel centrocampo non dovrebbe essere un problema. Invece lo è perché, spesso e volentieri, il più pericoloso è lui.
BENNACER 6.5 – Prova superata in regia: offre la giusta spinta ed un lavoro di impostazione ordinato e preciso. Ampi margini di crescita.
CALHANOGLU 7 – Bocciato nel ruolo di play, torna mezzala a centrocampo. Partita di sacrificio totale, con qualche squillo decisivo e pungente. È sua la prima rete stagionale del Milan: ottima la scelta del tempo in area di rigore. Giallo evitabile al momento della sostituzione.
(Dal 65′ PAQUETÀ 6.5 – Un palo sfortunato gli nega la gioia del gol. Porta qualità e basta questo).
SUSO 6.5 – È suo l’assist della rete di Calhanoglu, un acuto decisivo in una gara che però lo reclamerebbe ancora più protagonista.
CASTILLEJO 6 – Nulla di nuovo: tanta corsa e poco fisico. Se l’obiettivo di Giampaolo è quello di avere un corridore puro, la scommessa è vinta. Certo, è difficile pensare di chiedergli di più.
(Dal 79′ BORINI s.v.).
ANDRÉ SILVA 5.5 – È lui la vera sorpresa di giornata: è lui la punta. Fa quel che può, ma la condizione fisica e psicologica parla per lui.
(Dal 60′ PIATEK 5.5 – All’85’, dopo due rimpalli favorevoli, si mangia il gol della tranquillità. Si ripete clamorosamente al minuto 90 con un gol-no gol. Verranno tempi migliori?).
GIAMPAOLO 6 – Cambia e stupisce, ma del suo Milan si vede comunque poco. Si gioca la carta André Silva, cercando l’imprevedibilità con l’asse dei tre attaccanti. Il Milan si spegne presto e rischia troppo: il mister chiede tempo e forse serve davvero.