Il Milan vuole vendere André Silva. Il quale è assistito da Jorge Mendes. Che non riesce a piazzare ancora il suo giocatore. Il Milan va avanti comunque sul mercato in entrata. E punta un altro attaccante. Che è assistito da Jorge Mendes. La morale della favola? Per incoraggiare l’uscita di un giocatore non funzionale al progetto tecnico di Marco Giampaolo si cerca un profilo sotto la stessa scuderia in una sorta di scambio di favori che, ovviamente, ogni tifoso del Milan si augura possa giovare alla squadra più che ai bilanci del club e degli intermediari.
Qui non si discutono le qualità e i valori di mercato di Leao, da ieri sera prepotentemente balzato in cima alla lista degli obiettivi rossoneri, assistito da Mendes. Qui va solo chiarito se moltiplicare la dipendenza da un procuratore, comunque potentissimo, gioverà o meno al Milan. Di sicuro, per ora, giova a Mendes che non riesce a piazzare André Silva, dopo esser stato respinto dal Monaco. Al momento per il portoghese c’è un timido interesse del Marsiglia, a caccia di una punta, e qualche sirena inglese di seconda fascia (Southampton e Wolverhampton che sta chiudendo per Patrick Cutrone).
In un equilibrio molto sottile tra esigenze tecniche, occhi sul bilancio e diplomazia coi i procuratori che contano, si aggiunge un particolare da non sottovalutare. L’arrivo di Leao, talento di indubbio potenziale, è legato a doppio filo a Elliott. Al Lille, club salvato proprio dal fondo di Paul Singer, sarebbe stata promessa una commissione del 20 per cento sulla futura rivendita dell’attaccante. Va ricordato, a tal proposito, che Elliott ha recentemente contribuito alla sopravvivenza dei francesi tramite un prestito da 117 milioni, evitando pesanti sanzioni fino alla paventata retrocessione in Ligue 2. Il fondo americano ha acquisito alcune quote della holding del presidente del club Gerard Lopez, con la speranza di recuperare in parte il suo investimento con cessioni eccellenti. Leggasi Leao e Pépé, vicinissimo all’approdo al Napoli. Tutto torna. Speriamo anche per il Milan. Non solo per Elliott. E Mendes.