Abate: “Volevo chiudere con il Milan, ma Leonardo ha detto no, futuro? Magari ds”

Ignazio Abate ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, riguardante il suo periodo in rossonero e ad un retroscena con Leonardo.

Sul contratto non rinnovato: “Volevo rinnovare con il Milan un altro anno, in realtà volevo chiudere in rossonero la mia carriera, ma Leonardo a ottobre è stato chiaro sin da subito. La mia strada era segnata“.

Su Gattuso: “Rino è stato e ed un mio grande amico. Mi ha cresciuto su ogni punto di vista. Ci ha portato quasi in Champions quest’anno. Nel 2011 era quasi un secondo padre per me. Il Milan lo scorso anno ha fatto una grande stagione, grazie soprattutto a lui“.

Sulle tre emozioni più belle di San Siro: “Il saluto dei tifosi contro il Frosinone, lo scudetto del 2011 e la Supercoppa di Doha“.

Sul futuro Milan: “Penso che la squadra lo scorso anno abbia fatto un grande lavoro. Ora, ci sta il progetto giovani, ma qualche tassello di esperienza non fa mai male, anzi, quando ci sono gare importanti della stagione, sono quelli che hanno già nel dna la pressione“.

Sui compagni più divertenti: “Robinho il mio idolo (ride), Pirlo si presentava con delle frasi un po’ strane (ride), poi Inzaghi con i suoi racconti (ride)“.

Su chi porterebbe con sé nel passato: “Unendo il piano umano e professionale, direi Ibrahimovic, Gattuso e Nesta“.

Su Boban, Maldini e Leonardo: “Con Leonardo mi sentirò sempre in debito perché mi aveva lanciato lui nel lontano 2009. Ha insegnato tutto a Maldini che ora è pronto e insieme a Boban è un cocktail straordinario“.

Sull’era cinese: “Ero abituato bene quando c’erano Galliani e Berlusconi, mi sentivo a casa come ora. Quell’anno invece era tutto stravolto, mi sentivo un estraneo come un po’ tutti i miei compagni. Caos e divergenze erano il tema principale. Me ne volevo andare ad un certo punto“.

Sul ruolo futuro: “Allenatore? Vediamo. Prima serve sudare e impegno per raggiungere certi obiettivi. Mi ci vedo più come direttore sportivo“.

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