News SM – Il ‘salary cap’ potrebbe essere esteso ai big già in rosa. Elliott punta al risanamento in tempi stretti

Sarà un anno di vacche magre, probabilmente. Per quanto si stia assistendo ad un Maldini scatenato alla ricerca di talenti iberici per rimpolpare la rosa rossonera tra Madrid e Ibiza, secondo quanto appreso da SpazioMilan la proprietà statunitense avrebbe imposto a Ivan Gazidis e Zvonimir Boban un ridimensionamento finanziario, partendo innanzitutto da un tetto-salari fissato a 2,5 milioni di euro: non solo ai prossimi acquisti del Milan, ma anche ai giocatori già presenti in rosa.

Al momento, a percepire un ingaggio superiore a questa cifra ci sono Donnarumma (6 milioni), Romagnoli (3,5), Biglia (3,5), Reina (3) e Suso (3), i quali – eccezion fatta per il capitano, pilastro anche del progetto targato Giampaolo – sono tutti nella lista dei partenti. Cessioni illustri sono auspicate, ma complici proprio gli ingaggi o – come nel caso del numero 8 milanista – la clausola rescissoria ritenuta troppo dai club interessati, saranno difficili da realizzare. Considerando inoltre la situazione economica-finanziaria del Milan, che gli altri club possono sfruttare per portare a ribasso le offerte per i gioielli rossoneri.

Se sarà applicabile tout court questo salary cap, difficile dirlo. Quello che è certo è che Elliott al momento considera la rosa più pagata del dovuto, costruita attraverso operazioni pregresse sconsiderate e di conseguenza non saranno più concesse ipervalutazioni. La proprietà vuole accelerare il processo di risanamento per risolvere quanto prima le questioni con la UEFA e poter cedere quanto prima il club con i conti risanati.

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