Andrè Silva, Suso e gli altri: niente epurazioni affrettate, li giudichi Giampaolo

Arrivate nella giornata di venerdì le tanto attese ufficialità riguardanti Paolo Maldini e Zvonimir Boban, adesso in Casa Milan è tutto pronto per i prossimi annunci, quelli di Frederic Massara come nuovo direttore sportivo e, soprattutto, di Marco Giampaolo come successore di Rino Gattuso sulla panchina rossonera, attese per domani.

L’ormai prossimo allenatore del Milan ha già inciso sul mercato del club di Via Aldo Rossi, se è vero che il primo colpo della stagione ’19/’20 è Rade Krunic, che Giampaolo ha allenato all’Empoli nella stagione 2015/2016, la prima in Italia del centrocampista bosniaco. E siamo certi che tutto il mercato del club rossonero seguirà le indicazioni del tecnico di Bellinzona, il cui credo tattico necessita di elementi dalle caratteristiche ben precise e definite.

Tuttavia, a parere di chi scrive, il primo – e più importante – compito di Giampaolo dovrà essere quello di prendere coscienza complessiva della rosa attualmente a disposizione del Milan. Solo a partire da questa preventiva e necessaria valutazione si potrà poi capire in quali ruoli ed che quantità intervenire sul mercato.

E da questa valutazione dipenderà il futuro – rossonero o meno – di almeno una decina di calciatori, considerati “in bilico”. Tralasciando la porta, dove il domani di Reina e Donnarumma dipende da valutazione economiche più che tecniche, ce ne sono in ogni reparto: nel pacchetto arretrato, Mateo Musacchio e Ricardo Rodriguez sono stati dei titolari inamovibili per Gattuso, saranno lo stesso anche per Giampaolo? A centrocampo, è tutta da stabilire la permanenza di Lucas Biglia, Hakan Calhanoglu e Franck Kessiè: potranno trovare spazio nel “rombo” dell’ex tecnico della Samp? E’ in attacco, tuttavia, che ci sono le questioni più spinose, in quanto al momento solo Krzysztof Piatek è sicuro di far parte del Milan ’19/’20: che ne sarà di Borini, Castillejo, Suso, Cutrone e del rientrante Andrè Silva?

Tutti giocatori, quelli summenzionati, che – chi più, chi meno – i tifosi del Milan hanno già “condannato” ad un’affrettata epurazione, definendoli scarsi, inadatti, sopravvalutati e via dicendo. Ed invece, è giusto che a dare la sentenza definitiva su di loro sia Marco Giampaolo, osservandoli da vicino durante il ritiro e le prime amichevoli. “Vox populi, vox dei”, dicevano i nostri avi: non in questo caso…

Twitter: @Juan__DAv

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