Persa la Champions per un punto, è automatico che si apra il dibattito inerente alla domanda che divide i tifosi del Diavolo: la stagione del Milan è da considerarsi positiva o negativa? Stando all’analisi compiuta questa mattina da La Gazzetta dello Sport, va evitata la parola fallimento visto che i dati parlano chiaro: il quinto posto è il miglior risultato dal 2013, quando i rossoneri finirono terzi ed in panchina sedeva Massimiliano Allegri. I punti conquistati superano quelli della scorsa annata (68 a 64), ed il Milan si ritroverà – UEFA permettendo – direttamente ai gironi dell’Europa League, senza passare per gli odiosi preliminare che rovinano la preparazione estiva e non solo.
Secondo la Rosea, dunque, il bilancio di Gattuso è tutto sommato positivo perchè il Milan si è in qualche modo migliorato. Tuttavia, quando il bersaglio grosso viene mancato per così poco non ci si può mettere con l’anima in pace. Il rammarico è enorme ed il pensiero che bastasse un piccolo sforzo in più tormenterà i tifosi per i prossimi tre mesi.
Qual è stato l’attimo mancante? Considerando che tutte le competitors alla Champions hanno perso punti per strada con le medio-piccole, si potrebbe dire che sono state due le reti che hanno pesato di più nel computo finale: il 2-2 al 91° della meteora Rigoni, nel match di San Siro contro l’Atalanta ed il gol al 92° di Icardi a decidere il derby di andata. Sarebbero stati tre punti in più per il Milan ed altrettanti in meno per le avversarie. E per i rossoneri sarebbe stata Champions League…