Adesso dategli dei ‘brocchi’ e provate a criticarli. Quando quest’anno Abate, Borini e Zapata sono chiamati in causa, hanno risposto sempre presente. Magari non hanno tutta quella qualità per farti svoltare una gara dall’inizio, d’accordo, ma cosa vogliamo dire delle loro prestazioni in questa stagione? Lotta in campo e attaccamento alla maglia non mancano. Proprio loro hanno deciso in positivo l’ostica sfida contro il Bologna e stanno ancora tenendo vivo il sogno del Milan chiamato Champions League.
Abate, A di affidamento
Il terzino rossonero è stato attento, impeccabile e preciso sulla destra, bloccando le incursioni di Sansone e Dijks e trascinando così la sua squadra alla vittoria. Una prestazione sopra la norma che gli ha fatto meritare un bel 7 in pagella dalla nostra redazione e voti altrettanto buoni dai principali giornali sportivi. Un giocatore talmente carico lunedì sera che la sua grinta si è vista anche ai microfoni di Sky Sport, quando senza troppi peli sulla lingua ha confessato al trio Cattaneo-Marocchi-De Grandis: “Sì, è vero, siamo stanchi e abbiamo qualche problema a livello mentale. Ma se vogliamo andare in Champions dobbiamo tirare fuori gli attributi già da Firenze e tirare il cuore oltre l’ostacolo“. Perché nonostante tutto siamo il Milan e come hanno detto Leonardo e Gattuso “i giocatori passano, ma il Club resta e va onorato“.
Borini, il subentrato che fa male alle piccole
Quando Borini entra in campo a gara in corso, invece, succede sempre un qualcosa. Tanto che, ricordiamo, in Europa League il buon Fabio ha realizzato il gol più veloce della storia da subentrato, impiegando solo 47 secondi per fare gol al Dudelange, nel sofferto seppur largo successo di San Siro per 5-2. Col Bologna ci sono voluti solo sei minuti, dal suo ingresso in campo per Calhanoglu, a segnare del momentaneo 2-0 che ha valso la vittoria. In nove minuti da subentrato, Borini aveva ‘freddato’ anche Dragowski nel 3-0 di San Siro contro l’Empoli, ma il Var e Giacomelli hanno vanificato gol ed esultanza da ‘Pirata’. Insomma, con le piccole fate scendere in campo l’ex Liverpool e diventerà un bomber micidiale.
Zapata, sicurezza dopo un avvio difficile
Di Zapata ne avevamo parlato anche la scorsa settimana. Il difensore colombiano è autore finora di una delle migliori stagioni in rossonero. Eccetto l’errore contro l’Olympiacos, venendo anticipato da Guerrero di testa per il gol del provvisorio 0-1, quando è stato chiamato in causa Cristian ha sempre giocato con personalità . Prima del Bologna l’ultima volta era stata a Parma, quando solo un gol di Bruno Alves su punizione ha spezzato l’obiettivo tre punti della squadra di Gattuso. Dopo un avvio incerto lunedì sera, e un’intesa con Musacchio trovata solo nel corso dei minuti, il difensore è stato attento su vari palloni, allontanando i cross alti e sventando qualche contropiede.
Ancora titolari (o quasi)
A Firenze, nella gara crocevia della stagione rossonera, ci saranno ancora loro (o quasi). Sì, perché Paquetá lunedì è stato un ingenuo e si è beccato un cartellino rosso che poteva tranquillamente evitare, Conti non è al meglio dopo l’infortunio alla spalla di Torino e Calabria è fuori per tutta la stagione dopo la frattura del perone contro la Lazio. Con Calhanoglu da valutare, Abate e Borini saranno probabili titolari mentre Zapata potrebbe accomodarsi in panchina dato il ritorno dalla squalifica di capitan Alessio Romagnoli. Criticateli pure, però se intanto il Milan crede per la Champions e a fine stagione andrà nell’Europa che conta è anche merito loro. E dopo le parole di Leonardo, “con o senza Champions non faremo un mercato estivo faraonico“, mettetevi il cuore in pace: sarà un’estate all’insegna dell’austerity e non ci sarà una smobilitazione a fine stagione.
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