La corsa per la Champions League passa anche dalla Juventus. Già, perché i campioni d’Italia affronteranno nei prossimi quattro turni di campionato tutte le squadre impegnate nella lotta per terzo e quarto posto. Si partirà sabato prossimo a San Siro con Inter-Juve, quindi il derby della Mole allo Stadium (venerdì 3 maggio), poi Roma-Juve e alla penultima giornata Juve-Atalanta. Il Milan, che resta comunque artefice del proprio destino, dovrà praticamente augurarsi che i bianconeri si giochino fino in fondo ognuna delle prossime gare per poter sperare di approfittare dei passi falsi delle concorrenti.
Dal canto loro, bisognerà capire quali saranno le motivazioni dei bianconeri che scenderanno in campo da qui ad un mese quando la stagione si sarà conclusa per tutte le squadre. Tutto lascia supporre che l’orgoglio e la credibilità della capolista non verranno messi a repentaglio per sfilare in campo a mo’ di passerelle. Al contrario, già il match di San Siro contro l’Inter ha intrinseche delle motivazioni di rivalità che poco dovrebbero essere messe in discussione. Analogamente si può dire del derby col Toro, così come dell’ultima in casa con l’Atalanta, quando ci sarà anche la premiazione dello scudetto. Infine, non va trascurata le strategie di Massimiliano Allegri che approfitterà di queste partite per testare nuove soluzioni e offrire le ultime chance a chi ha già in mente di inserire nella lista dei partenti.
I tifosi del Milan, che certamente non moriranno dalla voglia di tifare per la Juve, devono prima preoccuparsi di cosa faranno Rino Gattuso e i suoi giocatori sul campo. Domenica prossima, ad esempio, ci sarà lo scontro diretto contro il Torino: sembra retorica, ma è la partita da vincere più di tutte le altre. Per due motivi: in caso di pareggio si favorirebbero le altre concorrenti, in caso di sconfitta ci sarebbe l’aggancio granata con gli scontri diretti a favore della banda di Mazzarri. Si doveva arrivare con maggiore respiro: ecco perché i due punti lasciati a Parma gridano vendetta.