Quando si parla di Montolivo, Bertolacci e Mauri non si pensa ad altro che spettatori non paganti del Milan di Gattuso. I tre non hanno praticamente mai trovato spazio nell’undici del tecnico milanista. In scadenza, come ricorda la Gazzetta dello Sport, potrebbero alleggerire il monte ingaggi.
FIGURE PROFESSIONALI – Il Milan richiede professionalità , partiamo da questo. Montolivo, Mauri e Bertolacci fanno tutto ciò che possono ma niente di ciò che vorrebbero, ovvero disputare qualche minuto sul rettangolo del verde. Ai tre non è mai mancata la professionalità , le giuste parole di circostanza e la tranquillità che deve avere ogni riserva. Il loro destino avrà probabilmente un esito comune, con i tre centrocampisti pronti a lasciare Milanello. Se l’esempio è quello che conta, Gattuso può solo esserne orgoglioso, con Montolivo – in modo particolare – che ha sempre indossato le vesti dell’ex capitano di turno, professionale, mai fuori posto. Un vero esempio. Serve sapere anche essere riserve, quelle meno considerate, ma pur sempre parte del Milan.
COSTI – Nel considerare i casi di Montolivo, Bertolacci e Mauri, salta all’occhio anche il costo societario complessivo per mantenerli in rosa. In tempi di Fair Play Finanziario, il Milan non può più permettersi di mantenere in rosa tre centrocampisti che – insieme – hanno collezionato 143 minuti, tutti di Jose Mauri. Sulla base di questi numeri, la società rossonera dovrà considerare la prospettiva di alleggerire il monte ingaggi a giugno, escludendo le pedine meno utilizzate, con l’intero trio in scadenza contrattuale.
SITUAZIONI DIFFERENTI – Le storie di Montolivo, Bertolacci e Mauri restano comunque differenti. Quella del primo, permane uno dei misteri più impenetrabili della storia rossonera. Rino Gattuso non l’ha mai preso in considerazione, neanche in casi di estrema emergenza al centro del campo rossonero. Dall’entourage di Riccardo Montolivo non è mai filtrato nulla circa un eventuale litigio con la società o un’incomprensione con lo stesso Gattuso. “Nessun problema con lui”, ha ribadito innumerevoli volte il tecnico. Su Bertolacci, invece, Gattuso aveva scommesso, desideroso della permanenza del centrocampista. Probabilmente deluso in seguito alle chance concesse, Bertolacci è presto finito nel dimenticatoio. E Mauri? Quando è stato chiamato in causa non ha di certo deluso, giocandosi probabilmente tutte le carte, che però non sono bastate per la conferma. Insomma, tre pedine di troppo per questo Milan.