Patatrac di Donnarumma, ma è tutto il Milan a non capirci granché: a Marassi arriva la seconda sconfitta consecutiva

Due settimane di “pausa Nazionali” per metabolizzare la sconfitta (ed il sorpasso in classifica” per mano dell’Inter e provare a riprendersi il terzo posto in classifica. Ma l’appuntamento è di quelli complicati perché quest’anno la Sampdoria è una brutta gatta da pelare. Gattuso lascia in panchina Kessiè e Paquetà e lancia dal primo minuto Biglia e Castillejo. Giampaolo risponde con Ramirez alle spalle di Quagliarella e Defrel.

PRIMO TEMPO – Nel catino del “Ferraris” l’inizio del match è da incubo per il Milan, che dopo 33 secondi è già sotto: su un retropassaggio di Romagnoli, Donnarumma sbaglia clamorosamente il passaggio di ritorno, “colpendo” di fatto Defrel col pallone che carambola inesorabilmente in rete. La Sampdoria fa un pressing altissimo, impedendo al Milan di avvicinarsi alla trequarti campo blucerchiata ed, anzi, al 16′ è lo stesso Donnarumma ad evitare il raddoppio dei padroni di casa con un bel riflesso sul tiro di Quagliarella. La prima occasione del Milan arriva al minuto 25, quando – dopo un rimpallo in area – la palla arriva a Suso che si accentra e calcia sul secondo palo, trovando un grande intervento di Audero a deviare in angolo, Dopo essere partita a mille, la Sampdoria rifiata, preoccupandosi più che altro a mantenere il possesso, ma proprio a dieci secondi dalla fine, il Milan va ad un soffio dal pareggio: su azione d’angolo, la palla arriva a Musacchio che calcia a botta sicura, trovando la deviazione di Colley che manda la palla di un niente fuori.

SECONDO TEMPO – All’intervallo, Gattuso opera il primo cambio: dentro Conti al posto di un impreciso Rodriguez, con Calabria che trasloca sull’out sinistro. Il Milan, tuttavia, non riesce ad alzare il suo baricentro e nei primi dieci minuti Audero non si sporca nemmeno i guanti. Anzi, è la Sampdoria ad andare più volte vicina al raddoppio, con Quagliarella prima e Defrel loro. Il Diavolo prova a scuotersi a ridosso dell’ora di gioco, quando il tiro di Suso – deviato da un doriano – termina ad un soffio dallo specchio con Audero battuto. Al minuto 64, Gattuso si gioca la carta Patrick Cutrone, che prende il posto di Suso, schierando i suoi col 4-4-2; modulo che si trasforma in un inedito 3-4-1-2 sette minuti dopo, quando Paquetà rileva Biglia e si piazza dietro le punte con Conti e Castillejo sugli esterni e Calha play basso accanto a Bakayoko. E’ però la Sampdoria a rendersi pericolosissima con Quagliarella, il cui tiro deviato da Conti centra in pieno la palestra. Al 77′ Cutrone prova ad involarsi verso la porta, ma Audero è lesto nell’uscita bassa sul numero 63 rossonero. A dieci dalla fine, Defrel ha sul destro il match point, ma davanti a Donnarumma calcia troppo debole, trovando la risposta di Gigio. Al 90′ Piatek viene atterrato piuttosto evidentemente in area, ma Orsato – che va a rivedere l’azione al VAR – ritiene di non dover concedere il gol. Nei cinque minuti di recupero, il Milan cinge d’assedio l’area blucerchiata

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