Nesta (impeccabile) versus Mexes (colpevole)

Giornata amara oggi. L’alba del giorno dopo, l’alba della presa di coscienza della fine del sogno. E’ finita, la supremazia blaugrana ha trascinato il Milan in un gioco pericoloso dal quale uscire incolumi era davvero un impresa da Tom Cruise nell’ultimo Mission Impossible.

Ci siamo piegati alla legge del Camp Nou, il Barcellona non perdona quando si tenta un gioco da “extraterrestri”, immaginatevi quando si sbaglia tanto, troppo e in modo così plateale.

Il primo protagonista in negativo di questo scontro è Mexes. Costringe Antonini (ugualmente colpevole), al primo fallo da rigore. Apre la botola del vantaggio blaugrana, accendendo la miccia che non aveva bisogno di aiuto alcuno da parte nostra. Resta letteralmente intontito da quei piedini d’oro di Messi che con lui fa esattamente quel che vuole portandolo in giro per il campo come un cagnolino che vorrebbe seguire la pallina e la farfalla contemporaneamente. Mai come ieri sera è pesata la mancanza di Thiago Silva, mai come ieri sera avremmo avuto bisogno della sua calma, attenzione e abilità di gioco. A poco servono le scuse dell’ ex romanista nel post partita. A poco serve ammetttere pubblicamente uno sbaglio evidente. Partita imbarazzante, senza testa, senza calma, senza coraggio.

Altro protagonista dell’instabile difesa rossonera è il professor Nesta. Ci prova, sputa sangue, corre, non perde di vista la porta e il suo ruolo. La concentrazione c’ è e si vede ma non gli va bene quasi niente sebbene non sbagli (quasi) niente. Paga carissima una tattenuta dubbia, quando francamente quello di Puyol sembrava un peccato più grave. Nonostante tutto resta uno dei migliori in campo, riuscendo a sbrogliare situazioni complicate che vedono proprio in Messi il principale artefice. La sua non è stata la Via Crucis di Mexes, ma un match giocato da maestro fino all’ultimo. Peccato per quel “fallo”, peccato per quel fischio, peccato per quel maledetto rigore.

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