Gennaro Gattuso ha commentato a Sky Sport la vittoria contro l’Empoli: “Non era una gara scontata. In settimana Paquetá ha avuto l’influenza, mentre Bakayoko non doveva giocare perché non è stato bene. Il primo tempo non mi è piaciuto nell’interpretazione. Giravamo palla e facevamo il solletico all’Empoli. Loro si sono difesi bene, ci hanno messo in difficoltà. Ci siamo trovati in alcuni contropiedi con i terzini troppo alti. Nel secondo tempo abbiamo interpretato meglio la partita. Nel primo c’era il freno a mano tirato“.
Sulla classifica: “Noi dobbiamo convincere il nostro pubblico nelle prestazioni giocando bene. Mancano 13 match e dobbiamo pensare partita per partita. Non guardiamo la classifica, dobbiamo recuperare le energie. La pressione è una componente che non deve mancare finora. Noi dobbiamo mettere da parte la pressione e giocare con grande voglia le gare che rimangono“.
Sui fischi di inizio stagione a Bakayoko: “Il calcio è bello perché se ti impegni e ce la metti tutta puoi far cambiare idea alle persone. Merito a lui che oggi ha stretto i denti e ha giocato bene. Piatek? Se non sbaglio ha fatto nove reti in 3 partite, bene che la squadra lo metta in condizione di fare gol“.
Difficile ora cambiare formazione. Inevitabilmente qualche giocatore rimane fuori: “Avere i musi lunghi fa parte di questo lavoro, bisogna avere veleno ed è normale che se c’è gente che non sorride non va bene. L’importante è avere e dare rispetto. Io lo do ai miei giocatori. Mi piace che ci sia un confronto tra loro, ma è importante allenarsi, rispettare il gruppo. Dar continuità a quello che succede in settimana. L’importante, ripeto, è il rispetto. Guardarsi negli occhi e dirsi tutto, ma remare verso la stessa direzione“.
Sulla crisi superata: “Con i due attaccanti eravamo prevedibili, con le squadre che palleggiavano non facevamo nulla. La Champions? Non posso promettere nulla a nessuno. La squadra è giovane, ha un’età media bassa e ci sono giocatori interessanti. Dobbiamo dare continuità ai risultati. Oggi c’era grande preoccupazione perché la crescita viene anche da questo tipo di partite. Tornare in campo e giocare così dopo un primo tempo spento mi lascia ben sperare“.