Nella lunga intervista rilasciata all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, ha parlato anche di Milan: “Le squadre di Gattuso non hanno soltanto grinta e cattiveria, non “ringhiano” come si potrebbe pensare. Hanno una precisa organizzazione: partono palla a terra dall’area, anche troppo all’inizio. Donnarumma dava la palla a destra e a sinistra, poi la riceveva e magari era costretto all’errore. Ora va meglio. Rino è un fuoriclasse assoluto nel coinvolgere emotivamente chi lavora con lui. Nessuna sorpresa. Piatek e Paquetà? Paquetà è bravo, mio figlio me ne aveva parlato un paio d’anni fa: non è normale che uno arrivi da un altro continente, senza riposare, e giochi sempre titolare. Ma Piatek… non ho parole. Da quando nel mondo si parla di centravanti, il prototipo è lui. C’è il “falso” nove, ci sono i tre attaccanti, ma tutto quello che è 9 è Piatek. Ricordo quando ci si allenava con Bersellini: chiedeva al centravanti di avvicinarsi per ricevere la palla, difenderla dallo stopper alle sue spalle, appoggiare sulla fascia e scattare verso l’area per il cross. Esattamente quello che fa. E non ha paura di niente. Bravi Rino, Leonardo e Maldini“.