“Cutrone e Piatek? Possono anche giocare assieme, ma in questo momento con due punte non siamo equilibrati“. Con queste parole Gennaro Gattuso ha chiuso, momentaneamente, alla presenza contemporanea delle due punte nell’attacco del Milan. Da quando è arrivato il polacco, Cutrone ha giocato da titolare in campionato contro il Napoli, mentre nelle due gare successive ha collezionato la miseria di 23 minuti.
Già lo scorso anno con la presenza di Andrè Silva e Kalinic, e all’inizio di questa stagione con Higuain si era posto lo stesso dilemma: Cutrone è solo una riserva? Il nativo di Como è risultato il miglior marcatore dei rossoneri nella stagione 2017/2018, guadagnandosi i galloni da titolare tanto per meriti suoi quanto anche per i flop degli altri due attaccanti in rosa. In questa stagione il Pipita sembrava essere un ostacolo insormontabile per il canterano rossonero che invece ha giocato diverse volte anche in coppia per l’argentino, grazie anche alle sue caratteristiche che lo rendevano complementare al neo giocatore del Chelsea.
In questo periodo i problemi per il numero 63 sembrano essere diversi. Lui e Piatek hanno uno stile di gioco molto simile e poco complementare tra loro inoltre a differenza dell’argentino, il Pistolero dà l’idea di essere uno che non molla e che ci mette tutto sé stesso, peculiarità che fino a poco tempo fa erano proprie solo al giovane ex primavera. Sono entrambi giocatori da area di rigore e da attacco alla profondità ma Piatek ha dalla sua un po’ di esperienza in più per via dei 3 anni di differenza. L’inizio di avventura in maglia rossonera del Pistolero ha relegato Cutrone al ruolo di panchinaro. Patrick sa che dovrà sudare, come ha sempre fatto, per conquistarsi le sue occasioni, ma certamente Gattuso non rinuncierà facilmente al “veleno” del classe ’98.