Prestito? Dilazione? No grazie. Tutto e subito: Elliott è una garanzia

Apparentemente l’affare Piatek potrebbe annoverarsi come l’ennesimo avvicendamento tra i numeri 9 del Milan, in realtà è emerso un dettaglio che ha fatto sobbalzare gli addetti ai lavori. Erano lustri che una società italiana non versava tutta la cifra di un’operazione importante in una sola tranche. Cose da pazzi. Robe da Premier League, dove la liquidità non manca. Persino la Juventus, l’unica che in Italia può permettersi certe spese, sta pagando Ronaldo in più rate. Lo sconto per Piatek nasce proprio da qui: 35 subito valgono più di 40 in più rate. Che problema c’è con Elliott alle spalle? Preziosi accontentato e si risparmiano anche 5 milioni. Per rendere l’idea anche l’altro acquisto di gennaio, Paquetá, è costato più o meno la stessa cifra, ma il pagamento è stato dilazionato fino al 2021, in nome dell’equilibrio finanziario.

La crisi generale, che ha colpito anche il calcio italiano, dagli anni 2000 in poi, ha visto nascere invenzioni di “ingegneria finanziaria” di tutto rispetto: prestiti onerosi con diritto, prestiti con obbligo, poi prestiti biennali, comproprietà, clausole di recompra, inserimento di ragazzi primavera nelle trattative. Di cui l’ultimo Milan berlusconiano è stato portabandiera. Un capolavoro fu l’acquisto di Balotelli dal Liverpool, pagato in sei comode rate annuali. Per evitare il maggior esborso possibile e per “aggirare” i paletti della UEFA. Vero, anche gli acquisti più esosi (Bonucci e Andre Silva) della gestione cinese sono arrivati a titolo definitivo, ma entrambi godendo di dilazioni notevoli (tre rate di pagamento), ergo il Milan li sta ancora pagando.

Gazidis ha imposto il “veto” sulle operazioni relative agli ultratrentenni, ma per i giovani la nuova società spende, eccome. Oltre a garantirsi la rivelazione di questa serie A (da apprezzare la mossa d’anticipo, considerando che nella prossima finestra di mercato sarebbe costato quasi il doppio), Elliott manda un segnale forte agli scettici: la liquidità non è un problema. Se mai ci fossero stati dubbi, l’affare Piatek li spazza via. Il mancato utilizzo di altre formule conferma che la società crede fermamente nelle qualità del ragazzo polacco. Il nuovo corso di Elliott è appena iniziato, ma la strada è tracciata: il Milan punterà sulla linea verde. I “colpetti” in prospettiva che stanno piazzando ne sono la dimostrazione.

Come cambiano i tempi: un anno fa mancavano i bonifici per mandare avanti la società, oggi ne basta uno per accaparrarsi il bomber del campionato. Un rimpianto: senza paletti di Nyon, sai che botti d’artificio…

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