“Sono agitato, troppo agitato“. Si apre cosi l’intervista telefonica a Tiziano Crudeli. La tensione è alle stelle anche per l’opinionista fisso di “Diretta Stadio” e nonostante al telefono sia in parte possibile mascherarla, l’emozione per le sorti imprevedibili di questo attesissimo scontro si sente chiaramente, anche nelle parole di un giornalista professionista, ma pur sempre estremamente tifoso.
Non le chiedo che sensazioni ha riguardo alla partita. Mi sembra di capire che siamo entrambi abbastanza scaramantici, sbaglio?
“Signorina, lei non si sbaglia affatto. La tensione aumenta, non posso certo dire di essere ottimista al 300% e non sono solito fare pronostici, anche perchè le dico la verità, con l’età sono diventato ancora più superstizioso”
La capisco molto bene. Cosa ne pensa invece dell’assenza di Ibra? Quanto si sentirà la sua mancanza considerando che nel derby di andata è stato decisivo?
“Guardi, io non sono qui per condannare o assolvere nessuno. Il Milan è una grande squadra con o senza Ibra, ma resta il fatto che un professionista non si può permettere gesti del genere in un momento cosi delicato per l’ intera squadra. Altrimenti poteva scegliere uno sport individuale. Qui si tratta di giocare per il gruppo e a questo punto io dico solo che chi è causa del suo male pianga se stesso. Zlatan ha penalizzato la sua immagine, ammesso ne abbia una ed è stato gravemente scorretto, ma detto questo 3 giornate di squalifica mi sembrano esagerate. L’unica cosa che si può fare adesso è supplire alle carenze nel miglior modo possibile”
Come vede, invece, il nuovo attacco proposto da Allegri, con Boateng ‘variabile impazzita’ gettata nella mischia alla ricerca del gol?
“Penso che sia la soluzione ideale. Boateng è capace di muoversi con la palla a terra in spazi stretti, è quello di cui abbiamo bisogno. Senza contare che la difesa dell’Inter ha mostrato crepe incredibili. Sono positivo, a quel ragazzo la voglia di vincere e di fare bene gliela si legge negli occhi!”
Senza contare che potrebbe essere disponibile anche Andrea Pirlo. Ritiene che, nel caso, possa essere decisivo fin da sabato?
“Il centrocampo manca di qualità e quando non ci sono giocatori coi piedi buoni si può puntare solo sulla fisicità. Ed è li che il Milan entra in crisi, noi abbiamo sempre avuto qualità. Pirlo è un professore, sono sicuro che si vorrà anche riscattare. Il derby è vissuto in modo molto particolare negli spogliatoi…”
E che dire di Leonardo, dopo il grande ‘sgarbo’?
“Sa, sono un vecchio lupo di mare. Non ho ancora imparato a non affezionarmi a giocatori, allenatori o dirigenti. La verità è che ognuno segue quello che è più giusto per se stesso, il dio denaro fa miracoli per quanto sia brutto da ammettere. Non ho nulla contro di lui, quello che ritengo abbia sbagliato è stato il modo in cui ha sputato nel piatto dove ha mangiato per anni. Non critico la sua scelta, ma il comportamento scorretto nei confronti dei vertici della società. Questo non mi è piaciuto e non perdono”
Parole sante, signor Crudeli…
“La prego, Crudeli si ma signore no, cosi mi fa sentire vecchio!”
Allora la chiamerò solo Tiziano! Sa già come esulterà, se tutto va come deve andare?
“Me lo chiedono anche i miei colleghi, passano gli anni ma la gente non è mai preparata alle mie esternazioni di gioia. Posso dirle solo che io non fingo, mai! Sono un tifoso prima di tutto e non mi controllo. Può piacere o non piacere, ma questo sono io e in caso di gol le prometto che mi inventerò qualcosa di nuovo. Poi, se questa telefonata ci porterà fortuna, ci sentiremo sempre prima di ogni partita importante!”.