Kakà, ai microfoni di SportTV, ha parlato della sua carriera: “Non credo di essere stato più forte di Ronaldo, Romario, Rivaldo o Ronaldinho. Credo, però, di essere stato sicuramente il più professionale. Solo con il mio talento, non credo che avrei potuto fare in campo quello che facevano loro.
Penso che essere cosciente di queste cosa mi abbia spinto a correre più di
loro per diventare uno dei migliori. La vittoria più bella? La Coppa del
Mondo del 2002. E’ in assoluto il trofeo a cui sono più legato e del quale non
mi priverei. Ho giocato solo 23 minuti, in quel Mondiale, ed è curioso che
anche il mio numero fosse il 23, in quella competizione, ma non ho alcun
dubbio nel dire che è il trofeo a cui sono più legato”.