L’Italia è uno dei paesi in cui è semplicissimo passare da osannato a condannato, è solo una questione di desinenza. E’ ciò che è accaduto a Gonzalo Higuain nelle ultime settimane, colpevole di essere triste, nervoso, fuori condizione.. e chi più ne ha più ne metta. Il problema reale è che ad alimentare tali critiche non siano i tifosi, i quali ne avrebbero pure il diritto viste le aspettative, bensì la totalità delle testate sportive presenti in Italia. Ora, io mi chiedo quale sia il fondamento di tali opinioni. Sicuramente il Milan non ha alcun alibi per l’eliminazione dall’Europa League, ma è anche vero che le mancanze hanno inciso parecchio, con assenze in ruoli fondamentali per lo sviluppo di un gioco coerente e completo che hanno costretto Gattuso a focalizzarsi sulla solidità e sulla compattezza del gruppo.Un approccio favorito da uomini offensivi in grado – potenzialmente – di risolverla in qualsiasi momento.
La stampa italiana invece non fa che criticare o destabilizzare continuamente Higuain, affermando come non si trovi a suo agio con i rossoneri e che i suoi ripensamenti incidano quindi sulle sue prestazioni. Sono convinto invece che se l’argentino avesse imbucato quella palla giovedì – consecutiva ad una serpentina che ha tagliato in due la squadra greca- adesso staremmo parlando di altro. E’ vero, Higuain non è in condizione. Molte delle sue prestazioni recenti stanno lasciando a desiderare e tutto questo non rispecchia ciò che i tifosi sognavano sin dal suo arrivo.
Ma tutto questo basta per mettere in discussione uno degli acquisti migliori che il Milan abbia mai fatto negli ultimi 7 anni? Higuain è – statistiche alla mano – uno dei migliori cinque finalizzatori degli ultimi dieci anni, nonostante pesino come macigni i suoi decisivi errori nelle finali con la sua nazionale. Un centravanti completo, che ha fatto del gol la sua vita e che ha militato in top club europei contribuendone a scrivere pagine importanti di storia. Inoltre, bisogna tenere a mente che attualmente il Milan non è il Napoli di Sarri né la Juventus di Allegri, ed è più che ovvio che l’argentino faccia fatica, essendo servito meno (e peggio) rispetto a quanto abituato, dovendosi caricare l’intero attacco sulle sue spalle il più delle volte. Situazioni che non devono passare in secondo piano, focalizzandosi soltanto sul suo egoismo e la sua indolenza in alcune occasioni, perché parliamo di un grandissimo giocatore ed in quanto tale è normale che abbia voglia di strafare nei momenti di difficoltà.
Gonzalo Higuain è stato coraggioso scegliendo il Milan ma anche consapevole, come dimostra la sua prima conferenza stampa che è entrata nel cuore di molti tifosi. Non so quando, ma è solo questione di tempo prima che S.Siro possa tornare a gridare a gran voce il suo nome.