Si sapeva che non sarebbe stata una gara semplice. Il Parma, dopotutto, è un po’ la sorpresa di questo avvio di campionato. 20 punti in 13 giornate è un bottino rispettabile. Anche Gattuso lo sapeva e ha preparato una partita insidiosa, conquistata con la grinta e la mentalità da grande squadra. Il Milan ha sofferto, subendo la rete del momentaneo svantaggio. Il marchio di fabbrica della compagine di Rino è ormai ben chiaro: la sua squadra non muore mai. Cutrone pizzica, morde ogni pallone, la Var interviene, Kessie glaciale dagli undici metri fa scoppiare uno stadio San Siro dalle grandi occasioni. È festa per il Milan. Una vittoria di tutti, anche di chi, dai margini, si sta riscoprendo protagonista: da Abate adattato al centro della difesa, da un monumentale Bakayoko e un Cutrone che non smetterebbe mai di segnare, correre ed accendere il popolo rossonero. Analizzando la squadra rossonera, è possibile osservare limiti tecnici evidenti, schiacciati e allontanati dalla scena da un carattere grintoso e mai arrendevole. La mano di Gattuso, ormai, si vede eccome.
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