Caro Higuaìn, forse Bonucci sarebbe stato meglio…

Le statistiche parlano chiaro. Questa stagione, Leonardo Bonucci ha disputato dieci partite da titolare e soltanto in tre di queste la Juventus non ha subito gol.  Inoltre, in ognuno di questi tre casi a guidare la difesa bianconera era il solito Giorgio Chiellini, che anche ieri sera ha dimostrato di essere uno dei centrali difensivi più forti in circolazione.  Non sappiamo con certezza come sarebbero andate le cose se, al posto di Benatia, ci fosse stato Bonucci a fronteggiare la veemenza di Gonzalo Higuaìn, ma..

Parliamo di due centrali di sicuro livello, ognuno con un preciso punto debole. Bonucci ha già dimostrato più volte di come le sue qualità riguardino maggiormente l’aspetto tecnico e tattico piuttosto che la fisicità e la sostanza. Discorso inverso invece per il centrale marocchino, il quale va spesso in difficoltà quando è costretto a fronteggiare avversari più tecnici e brevilinei.

Il nostro Gonzalo sarebbe quindi stato, per caratteristiche, l’avversario più scomodo se ci fosse stato Bonucci in campo. Sappiamo che il Pipita vive di fiammate, di strappi importanti a livello fisico che gli permettono spesso e volentieri di rubare il tempo ai difensori, motivo per cui il numero 19 bianconero avrebbe sicuramente sofferto i suoi movimenti. Benatia ha invece dimostrato ancora una volta di essere un difensore di un certo spessore, arginando le poche (e mal eseguite) sortite offensive di Higuaìn con lucidità, eccezion fatta per il rigore causato che avrebbe potuto dare una svolta sicuramente diversa alla partita.

Ed è proprio quell’episodio ad aver deciso le sorti del match di ieri sera. Con tutta probabilità, il centrale difensivo della Juventus andava espulso, in occasione del fallo da rigore commesso nella sua area. Ciò non vuole essere un alibi né tantomeno una giustificazione dietro la quale rifugiarsi. Piuttosto sarebbe meglio definirlo come un dato di fatto. Magari il Pipita il rigore lo avrebbe sbagliato lo stesso, ma l’atteggiamento in campo da parte dell’undici rossonero sarebbe stato decisamente differente.

Secondo regolamento infatti, la triplice sanzione a danno di un giocatore (espulsione, rigore e squalifica per la giornata successiva) andrebbe depenalizzata solo nel caso in cui l’atleta in questione contenda all’avversario il pallone con una parte del corpo che non sia – ovviamente – la mano. In questo caso invece, non solo la parte utilizzata è stata proprio la mano, ma l’infrazione ha interrotto una chiara occasione da gol, che avrebbe con tutta probabilità messo Higuaìn nelle condizioni di calciare a colpo sicuro verso la porta.

Un tempo dopo,  sarà proprio un contatto apparentemente innocuo con Benatia a causare l’ammonizione del Pipita e la sua conseguente reazione nervosa che ha portato all’espulsione. Con questo non intendiamo assolvere Higuaìn dal suo atteggiamento – decisamente fuori luogo – ma bisogna tener conto di come lo stesso giocatore che andava espulso abbia paradossalmente rovesciato le sorti non solo dell’incontro, ma dell’immediato futuro rossonero. Adesso il Milan sarà costretto ad affrontare la partita chiave in casa della Lazio senza il suo bomber, ed il rischio di una sanzione più lunga sembra essere più che concreto.

Caro Higuaìn, forse sarebbe stato meglio Bonucci…

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