Paquetá: somiglianza, esultanza e assonanza con un certo Ricardino. Ecco il nuovo colpo di Leonardo

Quando un dirigente del calibro di Leonardo de Araujo si interessa ad un calciatore proveniente dal Brasile le probabilità che questo diventi un craque, come dicono da quelle parti, sono parecchio alte. I precedenti illustri certamente influiscono non poco su queste previsioni: Kakà, Pato, Thiago Silva, Lucas Moura, tutti giocatori il cui nome è passato sulla scrivania di Leonardo prima ancora che sulle prime pagine dei principali giornali europei. Adesso a questa lista bisognerà aggiungere il nome di Lucas Tolentino Coelho de Lima, meglio noto come Lucas Paquetá. Ma chi è realmente Lucas Paquetá?

Si parla di un ragazzo nato nel 1997 (21 anni) che indossa ormai stabilmente la maglia numero 11 del Flamengo, uno dei club più prestigiosi del Brasile. Alto un metro e ottanta centimetri, ottimo colpitore di testa, protegge palla come pochi altri giocatori nel Brasileirao. Ha già debuttato con la Seleçao sostituendo Coutinho, uno che in Europa ci è arrivato passando dall’altro lato del naviglio. La somiglianza con Kakà è un dettaglio che sicuramente non passerà inosservato ai tifosi milanisti, così come non passerà inosservata l’esultanza di Paquetá, che dopo ogni rete segnata alza le braccia al cielo per ringraziare il Signore. Se poi ci aggiungiamo l’assonanza del nome le coincidenze iniziano a sembrare segni del destino.

Amante della musica, legatissimo alla famiglia e devoto a Dio. Lucas Paquetá a soli 21 anni ha già collezionato 66 presenze, 14 reti ed un numero indefinito di giocate da capogiro con la maglia del Flamengo. Sì perché stiamo parla di un vero e proprio funambolo, uno di quei giocatori in grado di esaltare il Maracanã con uno stop di tacco o un doppio passo prima di partire palla al piede verso la porta. E pensare che del Maracanã poteva diventare già re quando meno di un anno fa segnò in finale di Copa Sudamericana (l’equivalente della nostra Europa League) un gol che purtroppo non bastò a vincere il titolo contro l’Independiente. Classe, assist e gol pesanti nelle competizioni continentali, gli ingredienti per fare innamorare i tifosi del Milan sembrano esserci tutti. Parola al campo.

Fabio Perfetti

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