La continuità è il problema, nessuna Higuain-dipendenza: parola di Gattuso

Continuità, pazienza e mentalità. Sono tre gli ingredienti che Gennaro Gattuso vuole mescolare per dare un volto convincente al suo Milan, che domani sfida l’Olympiacos nella seconda gara del girone di Europa League. La bella vittoria con il Sassuolo non dissipa i dubbi su una squadra che è ancora troppo altalenante, e che manca di personalità in alcune fasi cruciali di gioco e di gara.

Ma è una squadra tutto sommato dall’assemblaggio ancora giovane, per questo Gattuso guarda il bicchiere mezzo vuoto sottolineando i passi avanti fatti dai suoi: “Quando giochi in 40 metri fai meno fatica – ha detto in conferenza -. I primi 25 minuti contro il Sassuolo abbiamo sofferto. Il nostro obiettivo è di riuscire a giocare sempre compatti, poi la qualità viene fuori da sola”.

Eppure, c’è chi sostiene che il “meglio” del Milan sia rappresentato da Gonzalo Higuain, verso cui ci sarebbe una dipendenza di gol e di gioco. Gattuso, invece, lo ha escluso, così come l’ultima gara di campionato: “È un ragazzo che si fa voler bene, sempre sorridente, un valore aggiunto. È sempre meglio averlo, senza dubbio, ma non ho mai pensato che senza di lui per il Milan sarebbe stato un problema enorme”.

Continuità, mentalità ed equilibrio. I rossoneri devono trovare la giusta commistione tra bel gioco e stabilità, proprio come altre big, che stanno facendo bene: “Le altre abbinano qualità tecniche a grande fisicità. L’Inter è così, la Fiorentina sta facendo bene, così come Lazio e Napoli. Noi dobbiamo pensare solo a migliorare, le altre sono tutte squadre forti, noi dobbiamo trovare una mentalità vincente e imparare a soffrire”.

“Imparare a soffrire”, per Gattuso, significa andare in vantaggio e riuscire a difendere il risultato, controllare il momento anche in fase di non possesso palla. Su questo la squadra si è mostrata troppo fragile in questo inizio di campionato, e la sola gara con il Sassuolo non garantisce la soluzione del problema.

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