Bon…era inaffidabile

Da non crederci. Al ’10 minuto del primo tempo Thiago Silva chiede il cambio e vista l’entrata di Zambrotta, Bonera che aveva iniziato da terzino, viene dirottato al centro della difesa. Panico. Sostituire il miglior difensore al mondo è una vera e propria impresa e il fatto che tale missione riuscisse a Bonera destava più di qualche dubbio.

Sei anni in rossonero, sei anni da jolly perché il numero 25 gioca, senza eccellere, a destra, in mezzo, e nelle emergenze, persino a sinistra. Non da tutti, ma la sicurezza, almeno fino a qualche partita fa, non aveva il suo nome. Goffo, lento e impacciato nei movimenti. Diciamo la verità: quante volte lo abbiamo visto rimanere fermo sul posto mentre l’avversario lo faceva fuori in velocità? Tante, troppe per poter sperare di vederlo fronteggiare i vari Borini, Osvaldo e Totti con l‘intelligenza tattica e la bravura che ha poi sfoderato.

E invece eccolo passare da un ruolo all’altro con la naturalezza del campione, marcare i diretti avversari con estrema attenzione, bloccare i contropiedi e chiudere ogni spazio possibile. Da non crederci. Eppure non è un caso, perché, come ha sottolineato lo stesso Galliani a fine gara: “Questa è sicuramente la miglior stagione di Bonera“. E se lo stato di grazia dovesse continuare anche contro il Barcellona si potrebbe iniziare a parlare, senza essere blasfemi, di miracolo

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