Solo un anno fa, estate 2017, il Milan si presentava al principio della stagione con ben 11 innesti. La coppia Fassone-Mirabelli ha proposto diversi acquisti, ricostruendo il Milan, pronto per il rilancio. Tanti nomi, una squadra nuova. Oggi, un anno dopo, possiamo considerare la stagione appena conclusa un’annata non del tutto soddisfacente, nonostante il mercato scoppiettante che ha strappato pedine imponenti a diverse concorrenti italiane. Ma oggi, estate 2018, cos’è cambiato?
Ben tre innesti di Fassone e Mirabelli, al momento, non sono più presenti nella città milanese. Si tratta di Bonucci, André Silva e Kalinic. Probabilmente i tre che avrebbero dovuto riportare il Milan in alto, spostando addirittura gli equilibri. I due centravanti hanno incontrato poca costanza, pochissimi gol e addirittura poca fiducia nei loro mezzi e nelle loro capacità. Il capitano, invece, probabilmente ha ricevuto troppa fiducia, con il progetto milanista che è stato costruito sulle sue spalle. La voglia di Juventus e di vittorie ha prevalso su tutto.
Calhanoglu, arrivato a Milano la scorsa estate, rappresenta la vera sorpresa. Una stagione di crescita, conclusa al top, idolo indiscusso della tifoseria rossonera. Il turco ha aggiunto qualità, quantità, idee e fantasia all’attacco del Milan, sopratutto quando Suso e i tre centravanti hanno fronteggiato un periodo di calo, inaspettato. In attacco, il Milan vanta anche Fabio Borini, idea di Mirabelli ed esempio di professionalità per l’intero spogliatoio rossonero.
A centrocampo, Biglia e Kessie, strappati a Lazio e Atalanta, hanno registrato un leggero calo rispetto agli anni nelle rispettive ex squadre. Difficile però non concedere loro una seconda chance per il riscatto, sopratutto senza dimenticare gli anni ad altri livelli nel nostro campionato. Il Milan, anche per questa stagione, punterà su di loro, dopo il primo anno di assestamento in una nuova realtà.
Musacchio, acquistato come collega di Romagnoli, ha assistito all’arrivo di Bonucci che ha ridisegnato le gerarchie della difesa. Oggi, senza l’ex capitano rossonero, la coppia di centrali sarà composta dallo stesso Romagnoli e Caldara. Musacchio, come la passata stagione, rappresenterà un’ottima alternativa oltre che un ricambio d’esperienza e professionalità. Professionalità che l’ha sempre contraddistinto, mai veramente al centro del progetto di Gattuso. Nel momento del bisogno, l’argentino non ha mai deluso le aspettative. Un ottima riserva ed esempio d’umiltà per la componente giovane della squadra. In difesa, il Milan ritroverà Conti, probabilmente il “colpo geniale” del mercato condotto da Fassone e Mirabelli. Impossibile giudicare la stagione del terzino, escluso per un doppio infortunio. Si può solo affermare e vantare un grande attaccamento di Conti ai colori rossoneri, sempre a sostegno della squadra. Un acquisto ancora da scoprire.
Nel bilancio finale, la campagna acquisti targata Mirabelli-Fassone ha regalato al mondo rossonero diverse promesse, altrettante scommesse per il futuro e alcune delusioni, che però verranno facilmente colmate. Lo scorso anno una squadra ridisegnata, un nuovo Milan. Quest’anno, le basi sono già presenti, il Milan ora deve solo costruire una struttura solida.