Il nuovo corso di AC Milan continua con la nomina di Leonardo De Araujo a Direttore Generale dell’Area Tecnico-Sportiva, con effetto immediato. Un ritorno ricco di emozioni per i tifosi milanisti, oltre che un innesto professionale di grande esperienza e standing internazionale che rafforzerà la competitività della squadra a livello mondiale.
La storia di Leonardo all’AC Milan è unica, avendo contribuito ad alcuni dei più significativi successi del Club da giocatore, allenatore e dirigente. Porterà nuovamente al Club la sua esperienza maturata nel costruire uno tra i Club più importanti al mondo. Leonardo ha cominciato la sua carriera al Milan nel 1997 da giocatore, e vi è rimasto per 5 stagioni impreziosite dal 16mo scudetto, una Coppa Italia, 124 partite e 30 gol. Successivamente, Leonardo entra all’interno del quadro dirigenziale, prima in Fondazione Milan e poi come componente dell’area tecnica. Nel giugno del 2009 diventa allenatore della prima squadra, succedendo a uno dei suoi mentor, Carlo Ancelotti.
Sotto una nuova leadership, dopo il recente cambio di proprietà, l’obiettivo primario del Club è di tornare stabilmente nell’elite del calcio europeo. La nomina di Leonardo come Direttore Generale dell’Area Tecnico-Sportiva segna un passo in avanti in tal senso e per un maggiore successo sul campo. Ulteriori novità riguardo la composizione della squadra manageriale del Club verranno comunicate in seguito.
Paolo Scaroni, Presidente Esecutivo di AC Milan ha dichiarato: “Il ritorno di Leonardo, grande campione rossonero e del mondo, al Club, è un altro passo in avanti nel cammino verso il successo. La nomina di Leonardo è anche un ulteriore segno dell’impegno di Elliott di aggiungere figure di esperienza e standing internazionale, che sanno cosa voglia dire riportare il Milan alla sua grandezza. Leonardo sarà responsabile dell’area sportiva, nonché del calciomercato e – a cominciare da questa finestra di mercato – avrà tutto il supporto necessario di cui ha bisogno per rafforzare e razionalizzare la squadra, all’interno dei canoni dell’UEFA Financial Fair Play.”