Due giorni dopo l’esclusione dalle coppe europee del Milan, emergono le prime motivazioni circa la decisione della camera investigativa della Uefa sui rossoneri. Come riportano le anticipazioni de La Gazzetta dello Sport, la parola che viene maggiormente ripresa nelle oltre 30 pagine che documentano le motivazioni dell’esclusione del Milan è “credibilità”: verso Yonghong Li, ritenuto un soggetto troppo debole per poter far fronte al prestito contratto con Elliott (quasi 380 milioni con gli interessi); verso il progetto economico presentato dal club a Nyon circa i proventi cinese; verso il business plan della società, che ha fatto all-in nella scorsa campagna estiva. Per queste ragioni, il Milan non parteciperà l’anno prossimo alle competizione europee.