Come era prevedibile che fosse, non c’è alcun imprenditore pronto a rispettare le condizioni di Yonghong Li. L’ideale del numero 1 del Milan era chiara: trovare, tramite l’ausilio di intermediari, qualcuno disposto ad acquistare una quota di minoranza per poi progressivamente passare alla maggioranza del pacchetto azionario. Come evidenziato dall’edizione odoerna di Tuttosport trattativa difficile, per non dire impossibile, che non ha portato ad alcun aggiornamento.
Il mancato pagamento dei 32 milioni di aumento di capitale non ha fatto altro che aggravare la situazione della proprietà cinese. Cosa potrebbe accasare ora? Mr. Li potrebbe trovare, attraverso i suoi canali asiatici, la somma (32 milioni di euro) da rimborsare nelle casse di Elliott ( nel termine di 10 giorni lavorativi) e contrattare a condizioni migliori. Inoltre, potrebbe ristabilibire il termine per il rifinanziamento con il fondo americano fissato per ottobre 2018. La situazione è in via di evoluzione.