E’ un processo a tutti i livelli quello che ieri Rino Gattuso ha voluto inscenare durante la conferenza stampa della vigilia di Bologna-Milan. Come sottolinea il Corriere dello Sport, il tecnico rossonero ha messo in discussione tutti: se stesso, i giocatori e i dirigenti. Rivendicando la scelta di non concedere i due giorni di riposo dopo la sconfitta di sabato scorso col Benevento: “Se io mi gioco il posto, tutti qui si giocano qualcosa”. Insomma, il clima che aleggia prima della gara contro il Bologna è quello della resa dei conti.
La Gazzetta dello Sport ricorda come qualche giocatore non abbia digerito l’annullamento del doppio riposo. Ma i numeri parlano chiaro: quattro punti nelle ultime sei partite, tre gol fatti e sei incassati. Il bottino è troppo magro. Ieri alla partenza in treno per Bologna sono sfilate facce tese, comprese quelle di Gattuso e della dirigenza. Ma si guarda anche al futuro: “Con 3-4 scelte giuste possiamo aprire un ciclo importante. Ma intanto deve partire tutto dalla testa“, ha sottolineato il tecnico.
Tuttosport sottolinea la linea giovane scelta da Gattuso per la gara di oggi. Al posto dell’infortunato Lucas Biglia ci sarà Manuel Locatelli, preferito a Riccardo Montolivo. Davanti dovrebbe trovare spazio Patrick Cutrone, in vantaggio su Nikola Kalinic e André Silva. A proposito dei tre attaccanti, l’allenatore rossonero ha spiegato: “Il valore è molto simile, ma con diverse caratteristiche”. Torna Hakan Calhanoglu, una sorta di amuleto: con lui titolare il Milan viaggia alla media di 2,1 punti a partita.
Il Corriere della Sera, infine, guarda alla Nazionale. E rivela come Carlo Ancelotti, anticipando di qualche giorno la scadenza del primo maggio, abbia definitivamente rifiutato la panchina della Nazionale. Tre le motivazioni del rifiuto: offerta economica bassa, incertezza sul futuro della Federcalcio, corteggiamento da parte di un club straniero (Chelsea su tutti).