Finire bene la stagione, centrando la qualificazione all’Europa League senza passare dai preliminari, pensando poi a costruire la rosa del futuro. In Casa Milan il duplice obiettivo, senza dubbio, è questo: da un lato, infatti, mister Gattuso sta duramente lavorando per risolvere i problemi di una squadra apparsa decisamente involuta. Dall’altro Massimo Mirabelli inizia la caccia agli obiettivi della finestra estiva di trasferimenti, dovendo, però, stare attento alle voci che lo vorrebbero fuori dalle cause rossonere.
Difesa
Come riportato dal Corriere dello Sport, infatti, il DS nativo di Rende è finito nel mirino della critica, giornalistica e no, dopo il ko di sabato sera contro il Benevento. L’ex scout dell’Inter, intercettato ieri a Milanello, s’è difeso così: “L’obiettivo era di costruire qualcosa per il futuro e, oggi, ci sono tantissimi giovani sui quali costruire un domani degno di nota. Difficoltà? Quando intrapresi questo percorso ero consapevole che avrei avuto molti nemici sul mio cammino ed, al primo sospiro, non hanno tardato ad uscire”.
Sirena colombiana
In chiave mercato, invece, continua a cercarsi un centroavanti che possa permettere al Milan di allinearsi alle altre big del campionato che possono disporre di gente come Immobile, Icardi e Dzeko. Proprio il bosniaco sarebbe uno degli obiettivi principali del Milan ma, lo stesso giocatore, ha fatto sapere di non volersi muovere dalla Capitale. Belotti continua ad avere una valutazione, secondo Cairo, di 100 milioni ed allora, come riporta Tuttosport, il nome nuovo per l’attacco del Diavolo è quello di Luis Muriel, ex Sampdoria ed Udinese, oggi al Siviglia con Montella.
Cura bis
Gattuso, dal canto suo, prepara la cura per il suo Milan, oltremodo ferito dalla clamorosa debacle interna con il Benevento. L’arma per far tornare a volare la compagine rossonera, secondo la Gazzetta dello Sport, sarebbe quella di ritornare a puntare con forza su Suso e Calhanoglu, alle prese, nelle ultime settimane, con vari problemi fisici, specie nel caso del turco. A Bologna toccherà a loro “spostare gli equilibri”, così come gli attaccanti dovranno necessariamente migliorare la mira nei tiri in porta.