Difficile analizzare questo momento del Milan, così delicato e allo stesso tempo difficile e tormentato. Difficile anche colpevolizzare i singoli, proprio perché la squadra lotta, risulta raramente arrendevole, con un grande carattere. Sono diversi, però, i singoli che non stanno rispettando appieno le aspettative fissate ad inizio stagione, basti pensare ad André Silva. Molti di noi, cuori rossoneri, hanno appreso una grande lezione sabato sera: al Milan manca un centravanti affamato, un predatore dell’area di rigore. Questa considerazione non esclude un elogio inevitabile al portoghese, che ha corso per la squadra, ha recuperato diversi palloni, proponendo varie sponde, con tocchi anche di classe. Al nostro numero 9 manca la fame, quella del gol. Oltre alla clamorosa traversa di Calhanoglu, il Milan non ha saputo sfruttare un’altra super occasione con André Silva in area di rigore, solo, davanti a Buffon. Andrè ha schiacciato male la palla di testa, probabilmente senza nemmeno toccarla, con la sfera che termina a lato dei pali, errore che un vero predatore dell’area non può commettere. Si è vero, un errore, una sola occasione, ma “Juventus insegna” che ne bastano tre di vere occasioni per vincere una partita magari non dominata e gestita alla perfezione.
Gigio Donnarumma, sabato sera, ha fatto il suo. Non gli si possono attribuire grandi colpe sul primo gol, con il pallone che di fatto rimbalza tre volte e il nostro fatica ad interpretarne la reale traiettoria. Piuttosto ci si chieda perché Dybala abbia la possibilità di impostare un tiro da fuori area, conoscendo le sue ottime doti e capacità. Sul secondo gol, si aprono varie correnti di pensiero, perché il mancato intervento di Gigio perde significato di fronte alla superba azione bianconera. Anche Khedira riesce a spiazzare il portiere rossonero, immobile dopo il suo destro nell’angolino. Diverso è il discorso per il match che ha condannato il Milan in Europa League, a Londra: arbitraggio escluso, l’errore di Gigio è cosa chiara ed evidente. Il tiro di Xhaka non è proprio irresistibile, tanto che Gigio la tocca, ma senza successo. Gli sfugge, come la qualificazione e il sogno europeo. Anche queste considerazioni non escludono delle ottime prestazioni di Gigio, con parate spesso decisive e mai scontate. L’errore di un portiere pesa più di tutti gli altri, si sa, e comunque non va dimenticata la situazione del numero 99 rossonero, alle prese con problematiche di tipo amministrativo, con vari screzi tra il suo agente e la dirigenza del Milan. Solo a fine stagione saranno rese note le reali intenzioni di Donnarumma e scopriremo se il suo futuro sarà tra i pali rossoneri.
Momento strano quello del Milan, momento di restauro. Ora testa al derby, altro big match, altra storia.