La scala del calcio, San Siro per i rossoneri, Meazza per i nerazzurri, sarà lo scenario che domenica sera vedrà contrapposte le due squadre di Milano nel derby numero 221 della storia. Alle 20.45 il Milan sfiderà i “cugini” dell’Inter in una gara che, oltre ai tre punti classifica, stabilirà la supremazia cittadina. Il computo stagionale è in perfetto equilibrio.
Il Milan ha avuto la meglio nel più recente incontro di Coppa Italia, quando fu Patrick Cutrone a deciderlo con la sua zampata vincente al 104′. Il match d’andata invece, se lo aggiudicò la compagine nerazzurra, grazie ad una tripletta del suo bomber Mauro Icardi, coadiuvato dalla leggerezza difensiva dello svizzero Rodriguez su D’Ambrosio che provocò negli ultimi minuti di gara, il rigore che sancì il definitivo 3a2 finale.
Ma quelli erano altri tempi: quelli di un Milan che faticava a trovare le fattezze di squadra e di un Inter che viaggiava spedita verso obiettivi superiori a quelli auspicati ad inizio stagione, forse addirittura un pò oltre i propri reali meriti.
I quasi 5 mesi che ci separano da quel 15 ottobre sembrano però un’eternità.
Il Milan ha cambiato decisamente registro. Dopo aver sostituito Montella con Gattuso, assimilata la dura preparazione fisica correttiva, il Diavolo ha iniziato a macinare risultati e prestazioni sempre più convincenti. In contrapposizione, il Biscione ha perso il vigore della prima parte di stagione – che ad un certo punto lo portò anche ad assaporare, in maniera fugace, le brezza del primo posto – ed il gap tra le due squadre è sceso sensibilmente dai 18 punti di fine dicembre ai 7 attuali.
Il Milan delle ultime uscite in campionato è probabilmente il migliore che i propri tifosi abbiano potuto ammirare negli ultimi anni. Le prestazioni fornite dagli uomini di Gattuso vanno ben oltre quello che raccontano l’1a0 alla Sampdoria e lo 0-2 dell’Olimpico con la Roma. La squadra oltre alla condizione fisica, ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi, carattere, affiatamento e non dipende più dalla giocata del singolo, ma da un collettivo armonico.
L’inter invece, orfana di Icardi nell’ultimo mese, è riuscita si ad interrompere la serie di 10 partite consecutive senza vittoria – tra campionato e Coppa Italia – ritornando al successo, che mancava dalla manita rifilata al Chievo, solo tre settimane fa, col Bologna. Tuttavia le ultime prestazioni non sono confortanti, vista la successiva sconfitta di Marassi col Genoa e la vittoria casalinga contro un Benevento che per lunghi tratti di gara ha avuto in mano il pallino del gioco.
Le condizioni psico-fisiche delle due squadre allo stato attuale sono agli antipodi. Le fatiche extra dei supplementari di Coppa Italia con la Lazio, sicuramente saranno compensate dalla soddisfazione per la finale conquistata.
Tant’è che Mister Gattuso dovrebbe continuare ancora con la formazione tipo, da questo punto di vista anche l’età media molto bassa della squadra rossonera è un fattore molto importante.
L’Inter di Spalletti, reduce anche da qualche polemica interna e qualche gossip di troppo, recupera due pedine fondamentali del proprio scacchiere: Miranda che tornerà a far coppia con Skriniar ed il capitano Icardi che si riprenderà il posto al centro del tridente nerazzurro.
Come per ogni derby che si rispetti è sempre difficile, nonché pericoloso – scaramanticamente parlando – stabilire quale sia la squadra favorita. Oggettivamente i rossoneri si presentano all’impegno in una situazione generale migliore, ma il verdetto incontestabilmente, come sempre, sarà il campo a darlo. A noi non resta altro da fare che attenderlo.