Dal campo all’account Twitter del Milan: Vittorio Vigolo (classe 2000), Giacomo Olzer (2001), Matteo Soncin (2001) ed Enrico Di Gesù (2002) hanno risposto alle tante domande dei tifosi. Lo hanno fatto attraverso l’account Twitter del Milan @acmilanyouth direttamente da Casa Milan e fra curiosità e questioni extra-campo, i 4 talenti del vivaio rossonero si sono raccontati fra scuola, Vismara e l’emozione di indossare la maglia del Milan.
RIVIVI L’EVENTO CON LE RISPOSTE AI TIFOSI
Domanda per Di Gesù: sei approdato al Milan e nella città di Milano all’età di 14 anni. Com’è stato lasciare la famiglia e gli amici per trasferirsi in convitto?
Di Gesù: “Lasciare Caltanissetta e la mia famiglia non è stato facile, soprattutto nei primi periodi. Ma poi ha preso il sopravvento la voglia di crescere e di migliorare in questo club. È un’opportunità che non capita a tutti”.
Domanda per Olzer: “Domanda per Giacomo: quanto sono importanti, a livello di esperienza, la vittoria dello Scudetto U16 dell’anno scorso e i tornei in giro per il mondo, come la recente Alkass Cup in Qatar?”.
Olzer: “Lo scudetto è stato una grande gioia, una soddisfazione immensa, invece i tornei internazionali, tutti direi, sono delle occasioni importanti di crescita”.
Domanda per Soncin: “Volevo chiedere a Soncin se ha già lavorato con Magni e se si che cosa l’ha colpito di più del nostro super preparatore dei portieri”.
Soncin: “Sì, ci ho già lavorato. Mi ha colpito come persona e come professionista: spinge molto sulla preparazione sia in campo che in palestra”.
Domanda per tutti: “Cosa avete provato quando siete stati contattati dal Milan? Avete esitato e valutato bene la situazione o avete accettato senza neanche pensarci?”.
Soncin: “Non ci ho pensato nemmeno un attimo, ho detto subito sì. Poi sono arrivate altre offerte, ma il Milan è il Milan”.
Vigolo: “Anche per me pochi dubbi”.
Di Gesù e Olzer: “Abbiamo detto sì dopo aver riflettuto sulle proposte ricevute. Il Milan è il Milan”.
Domanda per Vigolo: “L’anno scorso hai segnato più di 20 reti in stagione. Quanto è importante per te da attaccante il rapporto con la porta? Non è che quest’anno ti stai tenendo i gol per il torneo di Viareggio? Che esperienza sarà secondo te?”.
Vigolo: “Per un attaccante il gol è tutto, è un rapporto viscerale quello con la porta avversaria. Speriamo che al prossimo Viareggio possa trovare più spazio e segnare con continuità per aiutare la squadra”.
Domanda per Soncin: “Non vedo l’ora che pariate un rigore con l’inter nel derby. Avete già parato in rigore decisivo?”.
Soncin: “Un rigore nel Derby l’ho parato nel secondo turno Playoff delle Finali scudetto. Rigore decisivo? Nella Semifinale vinta 1-0 contro il Genoa, sempre nel 2017”.
Domanda per Soncin: “Come ci si sente ad essere indicato come il prossimo grande portiere in uscita da una grande scuola come quella rossonera, che ha già sfornato un fenomeno come Donnarumma?”.
Soncin: “Il segreto della scuola dei portieri del Milan sta nel lavoro di grandi preparatori come Magni, Bianchi e Ambrosio. Sono loro che ci insegnano come diventare grandi. Donnarumma è il numero uno. Sarebbe bello un giorno fare il suo stesso cammino”.
Domanda per tutti: “cosa spinge un ragazzino di 14 anni a “lasciare tutto” per il calcio?”
Risposta: “Passione, voglia, ambizione, con la speranza di diventare professionisti di alto livello attraverso l’impegno quotidiano”.
Domanda per Olzer: “Ciao Giacomo, qual era il tuo idolo calcistico da piccolo? Nel Milan attuale, invece, chi ti ha colpito di più?”.
Olzer: “Da piccolo impazzivo per Kakà, era il mio idolo assoluto. Nella squadra attuale quando vedo giocare Suso mi esalto”.
Domanda per Vigolo: “Come si fa a rimanere sempre concentrati al massimo anche se lo spazio è poco avendo davanti Tsadjout e Forte?”.
Vigolo: “Allenandosi al massimo, migliorandosi ogni giorno di più, provando a carpire qualcosa da quelli che giocano titolari, cercando in tutti i modi di mettere in difficoltà mister Lupi”.
Domanda per tutti: “Come ci si sente a giocare nel Milan?”.
Risposta: “Per noi è un sogno giocare nel Milan! Un onore, che però comporta sempre tante responsabilità in ogni partita”.
Domanda per Di Gesù: “Per Di Gesù La prima vittoria quest’anno è arrivata a fine ottobre con un 5-0 all’Udinese. Cosa vi siete detti prima di quella partita? Tu eri in campo col numero 8 e hai fatto anche un post su Instagram per ricordare quella gara: che rapporto hai con i social?”.
Di Gesù: “Prima di quel match ci siamo detti di star tranquilli e di dare il massimo in campo, come per ogni partita. Con i social ho un rapporto nomale, sano, utilizzo soprattutto Instagram, @enricodige_26”.
Domanda per Olzer: “Olzer, a gennaio avete giocato in Qatar un torneo internazionale. Che esperienza è stata? Tu ti sei reso protagonista di un paio di giocate da urlo che hanno lasciato il segno… Hai qualche ricordo specifico di quelle partite?”.
Olzer: “È stata una bella esperienza confrontarsi con squadre internazionali. Non c’è un solo ricordo, ma mi tengo stretto questa esperienza che ha fatto crescere il gruppo sia come collettivo che a livello individuale. Si è visto anche in campionato. Grazie per i complimenti!”.
Domanda per Soncin: “Ciao Matteo, come sta la mano? È stato più emozionante compiere la super parata l’anno scorso contro la Roma nella finale Scudetto con gli Allievi U16 o essere in panchina con la prima squadra nel derby di Coppa Italia?”.
Soncin: “La mano va un po’ meglio, ho già iniziato la riabilitazione. Per quanto riguarda la seconda domanda, sono state due grandi emozioni; la prima da protagonista, ma alla fine scelgo il derby con la prima squadra. Un’emozione indescrivibile”.
Domanda per tutti: “Dopo la partita discutete tra di voi le difficoltà che avete incontrato? O lasciate tutto allo staff?”.
Risposta: “Dopo la partita parliamo tra di noi e anche insieme allo staff per valutare sia gli aspetti positivi che quelli negativi”.