La carriera da calciatore di Rino Gattuso è stata ricca di trofei. Con il Milan dell’era Ancelotti infatti, Ringhio ha alzato al cielo i riconoscimenti più importanti in campo interzionale: due Champions League, due Supercoppe europee ed un Mondiale per Club. Di mondiale Gattuso ne ha vinto un altro, con la nazionale italiana però, nella fantastica spedizione in Germania conquistata dagli uomini di Lippi nel 2006. Manca qualcosa? Sì, l’Europa League.
Domani ricomicia l’avventura europea del Milan, ospite a casa del Ludogorets per l’andata dei sedicesimi di finale. Gattuso, con sei trofei messi in bacheca, partirà in pole position insieme al Cholo Simeone seguito a ruota dagli italiani Mancini, Carrera e Simone Inzaghi. Ringhio ha calcato il campo europeo per tredici stagioni consecutivi, toccando la cifra di 99 presenze e due reti tra Champions ed Europa League a cui vanno aggiunte le 73 con la maglia della nazionale.
Ringhio non aveva mai affrontato unna gara internazionale da allenatore, timbrando il cartellino nella sconfitta rimediata a Fiume contro il Rijeka. Un ko che non ha sabotato i piani del Milan, uscito comunque primo dal proprio girone di qualificazione. Il 2-0 tuttavia ha infastidito molto Gattuso, chiamato ad ottenere un risultato positivo nella sfida di domani. Se il Diavolo non dovesse cadere neanche in Bulgaria, otterrebbe il nono risultato utile consecutivo, a dimostrazione di quanto il nuovo allenatore abbia fatto ai rossoneri, adesso a -9 dalla Champions e -3 dall’Europa League.
Fonte: Corriere dello Sport