Gennaro Gattuso intervistato dall’ANSA ha dichiarato: “La nuova società ha investito moltissimo. Mi ha dato grande responsabilità e fiducia, da parte mia c’è grande rispetto e farò di tutto per continuare. Ma non voglio essere un peso per il Milan, anzi. Sono l’ultimo problema. E’ normale che mi piacerebbe continuare, mi sento a casa mia, con ancora più responsabilità nei confronti del club rispetto a quando giocavo. E’ molto meglio la vita da calciatore, mi divertivo di più. Da cinque anni faccio questo mestiere, e sento più pressioni, più responsabilità, soprattutto quando sono in panchina a San Siro e le cose non vanno bene. Ma allenare il Milan a 40 anni mi riempie di orgoglio. Un regalo per la mia festa? Vorrei essere meno focoso, meno incazzoso, più calmo: sembra che mi diverta ma faccio fatica. Mia moglie dice che sono un pazzo da rinchiudere. Ho sempre vissuto alla giornata, nella vita sono arrivato sempre passo dopo passo. A 30 anni non avevo nessuna voglia di fare l’allenatore, poi mi è scattata a 33-34, quando ho avuto il problema agli occhi. Prima ho sempre pensato di arrivare a 31-32 anni e non voler giocare più, poi quando ho smesso mi sono arrabbiato perché non volevo finire: sono sempre stato un po’ contorto nella mia testa. Oggi ho grandissima voglia di fare questo mestiere, mi fa sentire vivo e ho voglia di migliorarmi. Sono in una grandissima società. Fino a 6 mesi fa non potevo pensare di avere un’occasione cosi.Può succedere anche che fra tre anni mi scoccio e non alleno più. Quando inizio a non sentirmi bene con me stesso mi spengo come un cerino”