Il 2018 del Milan si apre con la gara interna contro il Crotone, valida per la ventesima giornata del campionato in corso. La compagine allenata da Walter Zenga, sebbene occupi la terzultima posizione della classifica e sia reduce da due sconfitte consecutive, è una squadra grintosa e organizzata e, specie qualora riuscisse a metterla sulla fisicità e sull’intensità, potrebbe impensierire i rossoneri.
Punti di forza: Martella; Rohden; le ripartenze.
Sulla fascia sinistra, i pitagorici possono contare su Bruno Martella, laterale difensivo resistente, intraprendente, bravo a svolgere le due fasi e capace di rendersi pericoloso e di evidenziare un rendimento costante. Un altro rossoblù a cui prestare attenzione è Rohden, interno di centrocampo dinamico, tecnico e abile negli inserimenti. Singoli a parte, i rossoneri dovranno stare attenti alla determinazione, allo spirito di sacrificio e alle ripartenze di un Crotone che, se riuscisse a chiudere a dovere tutti gli spazi e a non concedere occasioni, potrebbe davvero risultare più pericoloso del previsto.
Punti deboli: la fase realizzativa; la fase difensiva.
Con 13 gol fatti e 37 gol subiti, al momento, il Crotone è il secondo peggior attacco (insieme al Sassuolo) e la terza peggior difesa della Serie A. Eccezion fatta per un Budimir finora autore di quattro reti, i calabresi non dispongono di attaccanti in grado di segnare con regolarità e, molto spesso, sotto porta, non risultano lucidi. Il tutto mentre dietro, specie quando il centrocampo inizia a calare e non presta la giusta attenzione alla fase di interdizione, una retroguardia nel complesso fragile (eccezion fatta per Martella) rischia di andare in netta difficoltà.
Giocatore chiave: Bruno Martella.
Laterale difensivo abile in entrambe le fasi, nel caso in cui riuscisse a mettere in gabbia Suso, Martella potrebbe permettere al Crotone di bloccare l’arma in più dei rossoneri e di respirare. Dalla sua prova, quindi, potrebbe dipendere la prestazione dei pitagorici.