E’ stato un fulmine a ciel sereno, una tempesta durata poco più di un paio di giorni. Poi la quiete e la normalizzazione di questa settimana. Il caso Donnarumma (versione 3.0) è stato momentaneamente messo da parte e Gigio, perlomeno, passerà un Natale relativamente tranquillo.
GIGIO-MILAN: VERSIONE 3.0
Più che risolta, in realtà, la questione è stata accantonata per qualche tempo. E il perché è chiaro: in un certo senso, di fatto, l’ennesimo disastro della squadra (il 3-0 di Verona) ha distolto l’interesse del popolo rossonero dalla vicenda Gigio. Il che è piuttosto particolare, considerando la prestazione tutt’altro che esaltante del gigante ’99 nel match del Bentegodi, che lo ha visto protagonista in negativo: sul primo gol gialloblu parecchie responsabilità sono proprio di Gigio. Ma, ad oggi, la stagione rossonera è tanto tumultuosa che anche casi come questi possono passare in secondo piano.
LA GESTIONE DEL CASO: DALLA SOCIETA’ AL RAGAZZO
La gestione della società, va detto, è stata perfetta. Almeno in questo caso. Gigio è stato pienamente tutelato: prima da Mirabelli poi da Fassone. Il Milan, giustamente, ha tentato di attribuire tutte le responsabilità a Raiola, che aveva indubbiamente il tasso più alto di colpe. E anche Gigio, per una volta, ha deciso di esporsi. Il post su Instagram è la prima vera affermazione della volontà del ragazzo, che ha provato a riallacciare immediatamente i rapporti con il suo popolo. Ma: attenzione a Mino, sempre.