Siamo agli sgoccioli. Nell’arco delle prossime 36 ore, infatti, il Milan otterrà dalla UEFA il responso sul secondo voluntary agreement presentato dalla dirigenza rossonera. Salvo clamorosi eventi, il più importante organismo calcistico europeo boccerà il piano del club di Via Aldo Rossi. Non è questo, tuttavia, che tiene in ansia i vertici della società meneghina.
Scontato
La UEFA renderà note anche le motivazioni della decisione e, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, starebbe lavorando affinchè il Milan non possa avere margini per poter presentare alcun tipo di ricorso in merito. Un comportamento che evidenzierebbe una profonda mancanza di fiducia nei confronti della nuova gestione rossonera da parte di Nyon.
Perchè
Le motivazioni della mancata concessione del voluntary agreement, comunque, sarebbero legate alla presunta inconsistenza del patrimonio di Yonghong Li. L’incertezza che filtra da mesi sulle reali possibilità economiche del neo proprietario del Diavolo, infatti, avrebbero spinto la UEFA a non fidarsi del piano economico disegnato da Marco Fassone. Nelle prossime ore, comunque, arriverà il verdetto definitivo.