Messa da parte la beffa di Benevento, Gennaro Gattuso ha rialzato il morale della truppa, chiamando a raccolta i suoi nelle segrete stanze di Milanello. La prima settimana della nuova gestione tecnica è ormai archiviata, lasciando spunti di riflessione tattici su cui discutere. L’eredità lasciata da Montella, difesa composta da tre uomini, è stata raccolta. I pensieri del tecnico si sono quindi focalizzati sull’attacco, rimasto a secco nelle ultime gare casalinghe.
Nella prima uscita da allenatore del Milan, Gattuso ha schierato il tridente composto da Suso, Kalinic e Bonaventura. Le aspettative sulla prestazione offensiva erano elevate, tuttavia non sono state rispettate. Due dei tre uomini hanno trovato la rete ma l’intero reparto, nel complesso, non ha brillato; le occasioni manovrate non sono state molte. Kalinic, lasciato spesso solo in balìa della difesa avversaria, è stato servito poco e male. Suso sta attraversando un momento di involuzione: la poca brillantezza dello spagnolo è figlia dell’incertezza tattica che lo ha coinvolto. Gattuso lo ha rimesso nella sua posizione preferita, ma la prestazione non è stata all’altezza di quelle offerte solitamente dal nativo di Cadice. Ottima prova personale di Bonaventura: il marchigiano ha ritrovato la gioia del gol ed ha servito il pallone del raddoppio. Jack tuttavia non è un esterno di ruolo e offre il suo meglio in posizione di mezz’ala.
La strada è tracciata: il Milan giocherà con i tre davanti. Per percorrerla nel migliore dei modi è necessario intervenire durante il mercato di gennaio. Bisogna mettere a disposizione del tecnico i giocatori funzionali a questo modulo. Servono esterni puri, che garantiscano fantasia e cambio di passo, che creino occasioni a ripetizione. Servono quelle ali che permettano al Milan di tornare finalmente a volare.