Non è solo il fascino della stracittadina, pur essendo in versione baby. Milan-Inter, il derby Primavera in programma sabato pomeriggio al Vismara, è un appuntamento cruciale per il primato del Girone B: rossoneri a 35 punti, dietro l’Albinoleffe capolista a 36 (ma con una gara in piu’), nerazzurri terzi a 33. Alessio Innocenti, centrocampista classe ’93 a segno 3 volte in stagione, è pronto alla sfida.
Basta dire “Derby” per caricarvi?
“E’ una partita molto sentita, che vogliamo vincere per due motivi: ottenere la vetta della classifica staccando l’Inter, e riscattare la sconfitta dell’andata. Ci è rimasto il magone per quella gara, sentiamo la necessità di prenderci la rivincita”.
– Che cosa è cambiato in questi mesi?
“Ad inizio stagione abbiamo avuto molte difficoltà, ma proprio dalle sconfitte abbiamo imparato e con Mister Dolcetti siamo cresciuti partita dopo partita. Con la fiducia i risultati sono arrivati di conseguenza”.
– Qual è il tuo rapporto con Dolcetti?
“Lo conoscevo già dallo scorso anno. Mi ha chiesto la disponibilità a mettermi in gioco, cambiandomi ruolo (da centrocampista a terzino). Mi sento più a mio agio in mezzo al campo, ma ora mi sto applicando perché mi aiuta a crescere”.
– Quindi, scalpiti per tornare sulla mediana?
“Dal ritiro in Portogallo sto giocando dietro, ma lo ammetto: non vedo l’ora di tornare nel mio ruolo a centrocampo”.
– Le prossime settimane saranno decisive per l’annata, ma qual è il tuo bilancio personale, seppur provvisorio?
“Mi sento cambiato, cresciuto. Ma aspettiamo, voglio finire in bellezza con qualche soddisfazione insieme ai miei compagni”.
– Coppa Italia e Viareggio cosa vi hanno lasciato?
“Due grandi dispiaceri, ma ci hanno dato la scossa. La caratteristica migliore della nostra squadra è saper cogliere dalle delusioni la carica necessaria per ripartire e fare meglio. Questo è un grande merito del Mister”.
– Cosa significa per voi allenarvi a Milanello?
“La realizzazione di un sogno, stare a contatto con la Prima Squadra fa bene e fa male”.
– In che senso?
“Fa male perchè rischia di crearti illusioni, ma allo stesso tempo fa bene perchè ti insegna a maturare, a prendere esempio dai campioni e rimanere coi piedi per terra”.
– Allegri ti tiene d’occhio. Come hai vissute le sue convocazioni?
“Mi ha già chiamato tre volte, una per ognuna delle competizioni. L’emozione è stata indescrivibile, non voglio pensare a cosa sarà quando decidera’ di portarmi in panchina”.
– Cosa farai a fine stagione? Speri in un trasferimento, magari in Serie B?
“Per ora non ci penso, ma è chiaro che vorrei andare in una Prima Squadra”.
– Prima avrai la maturità, come fai a conciliare scuola e calcio a livelli così impegnativi?
“Faccio quello che posso, studiando quando non mi alleno e portandomi i libri in ritiro. Sarebbe stato un peccato non concludere le superiori”.
– Sei teso per gli esami di giugno?
“No, il Milan mi insegna ad affrontare gli impegni con determinazione, cercando di credere nei miei mezzi. Quest’esperienza mi sta formando anche come uomo”.
Si ringrazia la società A.C. Milan nella persona di Nicola Pozzi.