Hakan Calhanoglu è il calciatore che meglio incarna le difficoltà dei rossoneri in questo inizio di stagione.
Fantasista dalle enormi potenzialità, il turco non è ancora riuscito a dimostrare il suo reale valore, soffrendo (e non poco) il primo impatto con la Serie A. Non è mai facile per un calciatore offensivo proveniente dall’estero adattarsi al campionato italiano, ma nel suo caso gravano come un macigno i quattro mesi di squalifica, scontati tra febbraio e maggio, per un rognosa vicenda contrattuale
La presentazione estiva in pompa magna e il n. 10 sulle spalle hanno fatto lievitare le aspettative nei confronti dell’ex Bayer Leverkusen, che, fino questo momento, ha, però, vissuto una stagione in altalena, alternando prestazioni strabilianti all’assoluto anonimato.
Come riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Montella ritiene Calhanoglu un calciatore talentuosissimo ma, allo stesso tempo, molto sensibile e bisognoso di sostegno continuo. Negli ambienti rossoneri aleggia, infatti, la convinzione che il gol col Chievo lo abbia definitivamente sbloccato e che, da questo momento, possa finalmente ammirarsi la sua classe cristallina. Ciò che è certo è che, come Suso, anche Hakan ha beneficiato del cambio di modulo e dello spostamento sulla trequarti.