“Ne sono convinto, col Chievo esploderemo”: questo era Vincenzo Montella alla vigilia del match delicatissimo contro i clivensi. E così è stato, il Milan è tornato da Verona con tre punti in tasca, fondamentali in questo momento per tecnico e squadra, fondamentali in vista della partita di Sabato dove a San Siro arriverà la Juventus. Subito, quindi, un banco di prova importante per i rossoneri chiamati ad una prestazione di sostanza che può rilanciare le ambizioni di classifica e che può, soprattutto, essere un trampolino di lancio mentale per il proseguo della stagione.
Ma non sono tutte rose e fiori. Infatti la prestazione di ieri sera ha si fatto vedere dei miglioramenti, ma ha, comunque, dimostrato che ci sono ancora tanti problemi. La condizione fisica della squadra è ancora ad un livello mediocre, tant’è che gli uomini di Vincenzo Montella faticano a tenere ritmi alti. E il gioco fatica ancora a decollare, se non dai piedi di Suso. Lo spagnolo, infatti, da quando è stato riportato nel suo ruolo naturale, esterno alto di destra, riesce ad essere determinante ed è tornato ad essere un fattore per il Milan.
Per migliorare, però, occorre una crescita del centrocampo, sembrato ancora troppo poco concreto e parecchio in confusione. Montella, ieri sera, ha riproposto la coppia Biglia-Kessié. L’argentino, ex Lazio, non è ancora riuscito a prendere per mano il centrocampo rossonero. Ancora troppi gli errori a livello individuale che da un giocatore come lui non ci si aspetta. L’ivoriano, invece, ha giocato una buona partita ma pesa, ancora una volta, lo svarione tecnico sul goal di Valter Birsa. Pare che si debbano ancora trovare le giuste misure in un reparto troppo importante per una squadra.
Da Verona arrivano anche segnali positivi. Infatti, il Milan ha tenuto il controllo della partita per gran parte della gara, dimostrando buone proprietà di palleggio contro una squadra che fa del possesso palla la sua dote migliore. L’intesa tra i giocatori, pare stia pian piano migliorando e ciò sarà fondamentale per la partita contro la Juventus. Servirà un ulteriore passo in avanti da parte di tutti, ma in primo luogo, dal centrocampo, il reparto che funge da collante tra attacco e difesa. Quello del Milan è ancora acerbo. ancora in via di sviluppo ed è da lì che bisogna partire per diventare squadra. La storia lo insegna: dietro ogni grande squadra, c’è sempre un grande centrocampo.