PROLOGO
A dire che un punto in quattro partite non è da Milan son bravi tutti. Pragmatico, si. Ma troppo facile. I fatti raccontano di un Milan affondato nella parte destra della classifica. Dicono: Sampdoria-Milan 2-0, Milan-Roma 0-2, Inter-Milan 3-2, Milan-Genoa 0-0. A leggerli così la situazione parrebbe catastrofica. Ed effettivamente lo è. Ai punti.
Ma non ditemi che è colpa di Montella. Anche qui, troppo facile. “Non vincono: colpa dell’allenatore”. E invece no.
FATTI
Cacciarlo adesso avrebbe meno senso della gomitata di Bonucci sul buon Rosi. Il perché è chiarissimo. Il match di ieri non può essere valutato. L’uomo in meno, e chi pratica il calcio lo sa, in campo si sente assai. Eccezion fatta per la Juve, pare. Sciagurato Bonucci: cosa può farci Montella? Che in panca ci sia lui o Ancelotti, la solfa non cambia: è Leo il fesso, non Montella. E pensare che aveva pure iniziato bene. Poi, francamente, sfido chiunque (fuorché la Juve, sia chiaro) a fare di meglio in dieci vs undici.
Allora si torna al derby. E vale lo stesso discorso. Statistiche alla mano merita il Milan. Primo tempo brutto, ok. Ma zero occasioni vere concesse. Anzi: Silva prende un palo e per poco non zittisce tutti. Secondo tempo di dominio. Puro. Handanovic fa il fenomeno e Rodriguez il fesso. Parliamoci chiaro. Se Rodriguez non tira giù D’Ambrosio finisce 2-2 e tutti a casa, molto felici peraltro (li abbiamo ripresi due volte). E invece no. Sciagurato Rodriguez: cosa può farci Montella? Che in panca ci sia lui o Ancelotti, la solfa non cambia: è Ricardo il fesso, non Montella.
MORALE
Il Milan di Marassi (contro la Samp) lo ricordiamo tutti. Brutto e irritante. Ecco, ad oggi i miglioramenti sono palesi. E’ naturale che si pecchi ancora in qualcosa (probabilmente più di qualcosa). In primis la leggerezza difensiva. Poi la concretezza quando conta. Ma la realtà del campo parla di un Milan diverso, in senso positivo. Che gioca indubbiamente meglio. Che meritava, ai punti, di battere Roma, Inter e Genoa. E invece no. Ha fatto un punto in tre partite. Quelli citati sopra non sono alibi. Sono fatti: quelli che guarda chi vuole cacciare Montella. Ma che ci sia Montella, Ancelotti, Conte, Sousa o chi per loro in panchina, Rodriguez stende D’Ambrosio e Bonucci centra Rosi. L’allenatore qui non può farci nulla. E’ evidente, inevitabile, non contestabile. “Eh vabbè ma non possiamo essere undicesimi”. Verissimo. Montella ha colpe ma chi gioca ne ha 100 volte di più.