Sergio Innocenti osservatore neroazzurro, sulle pagine della Gazzetta dello Sport racconta il passaggio di Bonucci all’Inter. I neroazzurri, squadra partecipante al torneo di Abu Dhabi cercavano un portiere classe 87′ e lo trovarono in Goletti, estremo difensore della Viterbese e cugino di Bonucci. Così nacque l’idea di portarli entrambi a Milano, acquistando Leonardo con un prestito di 40mila euro. Il calciatore a fine anno restò all’Inter e il successivo anno vinse il campionato primavera con goal di Balotelli.
Tra tutti i potenziali crack vedi Balotelli, Bolzoni, Biabiany e Ribas, Leo non era considerato un futuro campione, ma la sua tenacia il suo carisma e la sua concentrazione lo hanno spinto a livelli sempre più alti. Tutti riconoscevano in lui la sua leadership, non aveva grandi doti atletiche ma era esigente con se stesso.
Fuori dal campo era un ragazzo simpatico e insieme a Figliomeni attuale giocatore del Foggia e compagno di stanza ai tempi della primavera dell’Inter, rompevano le scatole a Balotelli. Propio quest’ultimo ancora minorenne, una sera voleva andare a ballare con loro, ma Leo aveva paura di essere beccato e quindi lo avvisò, se ci beccano ti ammazzo, e fu così che furono scoperti.