Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex difensore rossonero Dario Simic ha di tanti temi dal ricordo del suo Milan passando per il Milan attuale. Ecco le sue dichiarazioni:
Sui ricordi della stagione 2002-2003: “Non proprio qualcosa, ricordo tutto. Dal primo giorno in cui misi piede a Milanello fino all’ultimo secondo. Ridevo sempre e non ero stanco mai, c’era un gruppo spettacolare e straordinariamente unito. C’era un solido nucleo di italiani e moltissimi giocatori di carattere, oltre a un entusiasmo unico”.
Su dove può arrivare il Milan attuale: “Costruire oggi una squadra vincente è molto più difficile, un tempo il club si poteva permettere i calciatori migliori, oggi no. Non lo vedo da scudetto ma può arrivare in Champions, perché l’atmosfera che ha ricreato anche cambiando così tanto in pochi mesi è quella giusta. Sì, l’entusiasmo è lo stesso e può essere il primo passo”.
Sulle somiglianze con il suo Milan: “Al centro della difesa avevamo Maldini e Nesta, due mostri. Fatemi dire che Paolo lo vorrei dirigente anche nella società di oggi. Ora vedo in Bonucci un nuovo leader. Ha vinto tanto e porterà la sua mentalità. E poi Montella ha un gioco propositivo. Ricordo l’inizio di quella stagione: Ancelotti mise Pirlo davanti alla difesa e io pensai che così gli avversari avrebbero avuto strada libera. Invece fu un’idea geniale e l’inizio di una nuova era e di una carriera, quella di Andrea, da top al mondo. Anche noi terzini spingevamo molto. Oggi è un po’ lo stesso ma la differenza la fa solo una cosa: vincere. Auguro loro di farlo, i primi felici sarebbero tre dei miei quattro figli maschi, Roko, Viktor e Nikolas che seguono il Milan in tv con maglia e sciarpa”.
Sul suo connazionale Kalinic: “Certo. Nikola è un ottimo-ottimo acquisto. Si muove benissimo e fa giocare la squadra. Se
certi attaccanti non segnano sono inutili, lui no. Da ex difensore riconosco i movimenti e lui sembra Inzaghi”.