Queste le dichiarazioni rilasciate, al termine della gara vinta contro il Cagliari, da Leonardo Bonucci:
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“Abbiamo chiuso un ciclo importante, abbiamo iniziato un percorso di crescita. Penso che queste partite facciano bene, perché fanno capire cosa significhi lo spirito di sacrificio. Stasera, ci siamo complicati la vita da soli. Dopo un buon quarto d’ora, abbiamo sbagliato troppo e ci siamo allungati. Il Cagliari è uscito per demeriti nostri. In ogni caso, dopo il gol subito, abbiamo avuto una bella reazione. Quando torniamo, ci sarà un ciclo di fuoco. Dobbiamo guardare a noi stessi, migliorare, siamo in tanti nuovi, ma vogliamo tornare a fare grande il Milan. Siamo solo all’inizio, bisogna migliorare nelle due fasi ed essere più squadra. Napoli e Juve sono un gradino davanti a noi, dobbiamo avere la voglia di migliorare, per fare qualcosa di importante. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, fare gruppo tra di noi, non lasciare nulla di intentato. Siamo un grande gruppo, perché sembra che ci conosciamo bene a memoria. Durante l’anno, dobbiamo acquisire quel poco che ci manca. Le parole Raiola? Non mi hanno infastidito. Auguro a Donnarumma di essere il nuovo capitano del Milan, quando scade il mio contratto, tra cinque anni. Io, tra cinque anni, ne avrò trentacinque, Gigio un po’ meno. Cutrone? Fin dal primo giorno, ho visto in lui la fame dei grandi attaccanti. Ho preso subito come esempio Belotti perché si assomigliano. Ascolta i consigli dei grandi, si impegna molto, ci troviamo davanti a un futuro grandissimo bomber. L’urlo? E’ una volontà dell’allenatore, in queste gare, sono stato io a caricare la squadra. Io, da capitano, devo tracciare una strada. Non bisogna montarsi la testa e rimanere con i piedi per terra. Il Milan come la Juve nel 2011/2012? Sì, ci sono analogie, soprattutto nei tanti giocatori arrivati, ma noi siamo il Milan, dobbiamo migliorare e fare gruppo. Ringrazio i tifosi, dobbiamo essere noi a tenere il fuoco acceso in ogni tifoso”.
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“Non ha funzionato la nostra testa, abbiamo pensato che fosse tutto facile, nel primo tempo avevamo supremazia e dopo il gol tutti abbiamo spento l’interruttore e rischiato troppo. Questi errori servono per crescere e dimostrare che nei momenti di difficoltà serve il sacrificio di tutti, e sta sera è un nuovo gradino di crescita di questo bellissimo gruppo. È importante la reazione, soprattutto per un gruppo nuovo, ad un momento di blackout, è un altro passo verso la crescita e la maturazione di questo gruppo. Cutrone? Deve continuare così, ha un’energia positiva, trasmette entusiasmo e positività che servono anche a noi più grande. Deve tenere i piedi per terra, sarà importantissimo. Sui Nazionali? Sicuramente è bello indossare la maglia della Nazionale, meno per il mister che ha meno tempo per lavorare. Sorteggio di Europa League? È un buon sorteggio per noi ma ogni partita in Europa è difficile e dovremmo dare il 110 per cento di noi. Dobbiamo dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi e serviranno gli aiuti di tutti. Suso? Gli ho già detto che avrà vita dura sabato prossimo”.
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“Mi sento responsabile di questa strada che abbiamo intrapreso come capitano e come simbolo scelto dalla società di questo cambiamento. Ho il dovere di portare il mio entusiasmo e la mia esperienza a questo gruppo che sta diventando un grande gruppo. Oggi l’ha dimostrato lottando e soffrendo, portando a casa tre punti che sono fondamentali per crescere. C’è tanto da migliorare. Queste partite, dopo le altre dove avevamo vinto facilmente, ti dimostrano che abbiamo qualcosa. Abbiamo le qualità per diventare una grande squadra, ma adesso sta a noi dimostrarlo. Per prima cosa dobbiamo essere squadra. Stiamo cominciando a farlo e a dimostrarlo sul campo. Oggi abbiamo sofferto, ma il grande pubblico di San Siro ci ha aiutato a portare a casa i tre punti. L’ambiente Milan è importante per tornare ad essere importanti in Italia e in Europa. Similitudini con la Juve di sette anni fa? E’ molto simile. Noi qua al Milan abbiamo la fortuna di aver costruito una squadra con grandi giocatori di livello internazionale ed un grande allenatore. Il compito nostro è fare squadra il prima possibile e credo che si cominci a vedere la voglia di ogni singolo di essere importante per il Milan. Ci sono similitudini con la Juve. Sono molto entusiasta di fare parte di questo gruppo perché c’è tanto entusiasmo con i giovani e i nuovi acquisti. La prima a San Siro in campionato? Oggi sicuramente meglio rispetto all’esordio in Europa League dove avevo avuto dieci minuti di tensione perché questo stadio, questo pubblico te lo trasmettono. A San Siro hanno fatto storia grandi campioni e un po’ di tensione c’era. Oggi molto meglio comunque. E’ bello giocare con tanto entusiasmo in torno e sta a noi tenerlo vivo per tutta la stagione. Ora ho la fortuna di rincontrare i mei compagni della Juve in Nazionale, ma non è un cambio di maglia che modifica i rapporti umani che ho con loro. E’ normale aver preso delle strade diverse. E’ sempre bello giocare con Buffon, Chiellini e Barzagli e con la Spagna avremo modo di riformare la BBC”.